I tesori dimenticati, tombaroli in azione con le ruspe al monte Bubbonia

 
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Gela. Si erano recati nell’area del Monte Bubbonia per una escursione “culturale” che hanno denominato Archeotrekking”. Quando però soci e semplici curiosi di Triskelion sono arrivati sul monte hanno trovato i segni di ruspe. Prima di loro erano passati i tombaroli.

E’ una amara scoperta quella fatta dagli archeologi e dagli associati di Triskelion sabato mattina. Il loro obiettivo era quello di esplorare le città indigene-ellenizzate, ammirare i paesaggi e vivere un fine settimana diverso, immersi nella natura e con i profumi del passato. Invece hanno dovuto cambiare programma in corso. Sono diventati testimoni di uno scempio culturale ed hanno dovuto avvertire i carabinieri della stazione di Mazzarino e la Guardia forestale.

“La fossa scavata dai tombaroli si trova nell’edificio posto sull’acropoli ha distrutto le varie sequenze stratigrafiche – ha spiegato Giuseppe La Spina, presidente dell’associazione Triskelion – ed il materiale archeologico presente eliminando in modo definitivo possibili studi futuri sull’area interessata. I reperti sono stati requisiti dai carabinieri e presi in custodia”.

La zona interessata è quella che ospitava il tempio dedicato a Demetra, dove venivano depositate le offerte alla divinità. Il problema sono le competenze. Il demanio forestale concede solo autorizzazioni. L’Associazione ha inviato un sollecito alla Soprintendenza di Caltanissetta per controllare con maggiore cura l’area di Monte Bubbonia, ritenuta non a caso di grande rilievo archeologico. “Il nostro obiettivo è quello di collaborare con gli enti per preservare il patrimonio culturale di quest’area. Per questo abbiamo promosso l’archeotrekking. E’ anche un modo per vigilare e scoraggiare i tombaroli”.

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