Gela. Dopo la vittoria dell’allora grillino Domenico Messinese, molti li consideravano già pronti a sostenere la sua giunta. C’era chi parlava di “sesta stella”, dopo l’endorsement elettorale.
“Decidiamo con i nostri sostenitori”. A due anni di distanza, l’avvocato Lucio Greco e quel che rimane di Un’Altra Gela prendono tempo. “Valuteremo insieme ai nostri sostenitori”, dice così Greco dopo l’incontro delle scorse ore in municipio. Il primo cittadino e il segretario di Sviluppo Democratico Emanuele Ferrara hanno avuto un faccia a faccia proprio con il gruppo di Un’Altra Gela. C’era l’ex candidato a sindaco, ma c’era anche il consigliere comunale Salvatore Sammito, insieme a Nadia Gnoffo, Massimo Bruno e Ignazio Russo. “Abbiamo accettato l’invito del sindaco – continua Greco – solo per rispetto istituzionale. Mi pare che dopo due anni, possa ritenersi piuttosto tardivo”. Allo stesso tempo, Greco e Sammito rinviano tutto al confronto interno. “Il sindaco ha esposto una sua personale visione del prossimo futuro della città – spiegano – ma è giusto decidere con chi ha scelto di sostenerci”. In ogni caso, Un’Altra Gela non sembra così convinta della prospettiva di una sfiducia immediata alla giunta. “Fino ad ora – dice Greco – non ho visto nulla di concreto. Se ci sarà una direzione seria che conduca alla sfiducia, noi ci saremo. Dopo due anni, il bilancio è piuttosto negativo. Se la sfiducia continuerà ad essere declinata solo in politichese, non avrà il nostro sostegno”. Un’ipotesi, quella di staccare la spina anticipatamente alla giunta Messinese, che neanche il consigliere Salvatore Sammito, adesso, sembra escludere. “Personalmente, ritengo che sfiduciare il sindaco e la sua giunta possa causare conseguenze peggiori, a partire da una città gestita da un commissario scelto da Crocetta, peraltro in fase di campagna elettorale – conclude – ovviamente, se chi mi ha sostenuto farà prevalere la necessità di cambiare rotta in città, sfiduciando Messinese, dovrò prenderne atto”.