Gela. Sono accusati di rapina e lesioni.
La vincita contesa. Dopo la condanna in primo grado a tre anni e due mesi di reclusione ciascuno, padre e figlio si sono rivolti ai giudici della Corte d’appello di Milano. Salvatore e Guido Legname, entrambi gelesi, avrebbero sottratto, con la forza, la vincita ad un loro conoscente, che intanto stava incassando quanto ottenuto alla slot machine di un bar. I tre, in un locale della zona di Lodi, avrebbero deciso di mettere insieme i soldi a disposizione per tentare la fortuna. Mentre padre e figlio erano fuori dal locale, sarebbe arrivata la vincita dell’altro giocatore. Gli imputati, dopo aver capito che c’era da incassare, avrebbero chiesto la loro parte, negata però dal socio. Così, l’uomo sarebbe stato aggredito e i due Legname si sarebbero allontanati dal locale pubblico, portando via l’intera vincita, circa duecento euro. La procura generale ha chiesto la conferma delle condanne. Il difensore, l’avvocato Davide Limoncello, ha invece ridimensionato l’accaduto. Per la difesa, infatti, non si sarebbe trattato di una rapina ma solo di una sorta di violento confronto tra i soci, scoppiato proprio per la spartizione della vincita. I giudici milanesi dovrebbero emettere la loro decisione entro le prossime ore.