Gela. La nuova green refinery che dovrebbe vedere la luce entro i primi mesi del 2019 è “un esempio di economia circolare”. L’ha spiegato l’amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi nel corso di una visita ufficiale alla raffineria di Porto Marghera (altro stabilimento riconvertito). Insieme a lui c’erano il presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati e il presidente del cane a sei zampe Emma Marcegaglia. “La bioraffinera di Marghera è il primo esempio di economia circolare sulla raffinazione – ha detto Descalzi – ora ci sarà Gela sul trattamento del rifiuto organico in combustibile e sul trattamento del rifiuto non organico, le plastiche, la componente non biodegradabile“. I vertici della multinazionale, riferendosi agli impianti di contrada Piana del Signore, hanno confermato il progetto della produzione di carburanti, anche per le navi.
“Sui terreni che abbiamo bonificato abbiamo messo pannelli solari per produrre energia per il nostro fabbisogno, ma con ricadute positive anche sulla domanda energetica del Paese, abbassando i costi – hanno aggiunto – anche questo è utilizzo e trasformazione. A Gela stiamo facendo un’economia completamente circolare, con la trasformazione da rifiuto a olio combustibile per le navi. Zero contenuto di zolfo. Questo significa ridurre l’inquinamento, non dover comprare petrolio e quindi risparmiare e avere energia“.
De scalzi e Marcegaglia quando avete chiuso la raffineria, vi siete dimenticati di fare le bonifiche, quindi andate a Bonificare tutta quella ferraglia di impianti che non servono piu a niente, a Gela vogliamo il turismo, agricoltura, pesca, aria pulita, suolo e sottosuolo pulito, mare pulito, e dei centri per curare le malattie causate dalla raffinazione, iniziate a uscire i soldi dopo 50 anni di super incassi vi siete fatti i soldi con quella raffineria.
Hai pienamente ragione le bonifiche non li faranno neanche fra cento anni, quelli ci giocano sempre ragirando il problema e ci vogliono illudere con impianti nuovi che non serviranno a nulla.