I reflui del depuratore di Macchitella scaricati a mare, “i manager di Caltaqua e gli operai vanno condannati”

 
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Gela. Vanno tutti condannati, sia i manager della società Caltaqua sia gli operai del gruppo impegnati nell’impianto di depurazione di Macchitella. Gli sversamenti nel torrente Gattano. E’ questa la richiesta formulata in aula, davanti al giudice Marica Marino, dal pubblico ministero Tiziana Di Pietro. Due anni a Josè Gozzo, ex manager del gruppo italo spagnolo, un anno e dieci mesi a Salvatore Giuliana, un anno all’ingegnere Vincenzo Di Marco, dieci mesi per Diego Marrone e sette mesi a Rocco Caccamo. Per la procura, sarebbero i responsabili dello sversamento di migliaia di litri di reflui non depurati che, attraverso il torrente Gattano, sarebbero finiti in mare. “L’acquisto di un componente meccanico, il cui costo era inferiore ai tremila euro – ha detto il pm Di Pietro nella sua requisitoria – avrebbe impedito quanto accaduto. Invece, i vertici di Caltaqua operano al minimo ribasso. In aula, abbiamo assistito ad un classico scarico di responsabilità”. Gli sversamenti vennero ricostruiti dai militari della capitaneria di porto nell’estate di sei anni fa. In aula, sono stati sentiti tre degli imputati che hanno escluso un  coinvolgimento nell’intera vicenda. Non avrebbero avuto alcun ruolo nelle procedure di fermo delle pompe di contenimento della vasca di Macchitella. “Non conoscevo assolutamente la questione –  si è difeso Salvatore Giuliana – gli sversamenti non avevano alcuna logica. Sarebbe stato più economico pagare la sanzione amministrativa. In ogni caso, dopo aver letto le perizie tecniche, posso confermare che i nostri tecnici agirono come avrebbe fatto un buon padre di famiglia, con l’obiettivo di evitare ulteriori danni. In quel periodo, il nostro problema era lo smaltimento dei fanghi, soprattutto dopo che ci venne impedito di conferirli nella discarica Timpazzo”. A richiedere la condanna degli imputati sono stati anche i legali di parte civile. Nel giudizio, ci sono l’ente comunale, l’ex Provincia di Caltanissetta, la Regione, il Ministero dell’ambiente e le associazioni Macchitella, Aria Nuova, Amici della Terra e Legambiente. Sono tutti rappresentati dagli avvocati Joseph Donegani, Antonino Ficarra, Giovanna Zappulla, Simone Morgana, Giuseppe Laspina, Laura Caci e Ornella Crapanzano. Nel pool di difesa, invece, ci sono gli avvocati Antonio Gagliano, Giacomo Butera, Davide Schillaci e Michele Ambra. Spetterà proprio ai difensori esporre le rispettive conclusioni, prima della decisione del giudice Marino, all’udienza del prossimo 23 marzo.     

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