Gela. Per mesi c’è stata incertezza, senza mai arrivare a dati ufficiali che potessero accertare l’effettiva situazione finanziaria del Comune, almeno rispetto ai debiti fuori bilancio contratti e di competenza del settore patrimonio. Qualcosa, però, inizia a muoversi (anche se lo sciogliete le righe è ormai cosa fatta dopo la sfiducia al sindaco Domenico Messinese). Poco più di quattro milioni di euro sono i debiti certificati dai tecnici del settore, adesso guidato dal dirigente Emanuele Tuccio che ha messo mano ad una prima stima (con dati che si fermano allo scorso dicembre). A lamentare l’assenza di stime certe è stato anche il consigliere comunale Angelo Amato, già componente della commissione bilancio, che insieme ai colleghi più volte ha chiesto di avere numeri completi. Debiti maturati soprattutto rispetto all’infinita vicenda degli espropri, che in questi anni hanno falcidiato le casse del municipio.
Centinaia di aree espropriate per consentire l’avvio di lavori non solo pubblici ma anche di edilizia economica e popolare (le villette costruite nelle cosiddette aree Peep). Nella comunicazione ufficiale emessa dai tecnici del settore patrimonio, però, si precisa come la massa debitoria sia soltanto parziale, non investendo eventuali dati dell’anno in corso. Anche per questa ragione, la cifra è solo parziale.