Gela. Per tre giorni non hanno fatto ingresso in fabbrica. I dipendenti della Turco costruzioni hanno scelto di contestare in questo modo il ritardo, di alcuni giorni, nel pagamento delle retribuzioni. Verso lo sblocco dei pagamenti. Nelle scorse ore, è stato organizzato anche un sit in davanti all’ingresso principale della fabbrica Eni. L’azienda, infatti, continua ad essere impegnata nell’indotto della raffineria. Lo stallo, però, dovrebbe sbloccarsi già entro le prossime ore. “Insieme ai colleghi Francesco Iudici della Filca Cisl e Dathan Di Dio della Feneal Uil – spiega il segretario provinciale della Fillea Cgil Francesco Cosca – abbiamo subito attivato tutti i canali di concertazione. Già entro le prossime ore, i pagamenti verranno effettuati. Purtroppo, soprattutto in una fase tanto delicata come quella che si attraversa nell’indotto Eni, sono ritardi che possono anche capitare. Il sindacato, però, mira alla massima trasparenza e alla puntualità nei pagamenti. L’azienda, peraltro, non ha mai fatto mancare il proprio supporto ai dipendenti”. La Turco Costruzioni, impegnata nel settore edile, è tra le poche aziende che ha resistito alla fase di dura riduzione delle commesse tra gli impianti di raffineria Eni.