Gela. Negli ultimi giorni, la voce è circolata negli ambienti politici addentro alle trattative elettorali. I “non allineati”, quelli che pur guardando al centrodestra non sono affatto contenti di come sia evoluta la situazione, potrebbero addirittura decidere di presentare un loro candidato a sindaco. Sarebbe il quinto “alfiere” nello scacchiere dei contendenti. Una voce che adesso sono proprio i “non allineati” a confermare. Gli esponenti di Energie per l’Italia, Popolo della Famiglia, Sviluppo gelese, Siciliani per l’Autonomia e Gela nel cuore, stanno valutando la soluzione interna. Niente appoggio ai pretendenti già ufficializzati, ma ad un loro candidato. “Abbiamo serie difficoltà a fare una scelta poiché la situazione politica che si è venuta a determinare oggi sicuramente non rappresenta un profilo ottimale, nè è quella che auspicavamo, nè è quella che ci siamo sempre augurati. In questa situazione la nostra non può certo essere una scelta ideologica – dicono – perché non c’è una coalizione rispetto all’altra che ne rimarca i contenuti e gli ideali. Allo stesso modo non può essere una scelta di appartenenza, poiché non c’è una coalizione, rispetto all’altra, di chiaro riferimento politico, sia esso regionale che nazionale. Abbiamo sperato fino all’ultimo e speriamo ancora che la coalizione di centrodestra possa trovare la sua unità in tutte le sue componenti, per dare alla città un buon governo e uno strumento di chiara, seria e stabile maggioranza di governo. Fin dall’inizio abbiamo lavorato per unire e per l’unità, convinti che solo questa fosse la strada maestra. Abbiamo lavorato perché si individuasse un solo candidato che unisse tutte le componenti. Abbiamo lavorato per una netta vittoria al primo turno che consentisse di avere il premio di maggioranza e per dare al nuovo sindaco quel sostegno istituzionale indispensabile per affrontare le grandi tematiche e assumere le importanti scelte che occorre fare”.
In assenza di queste condizioni, spunta l’ipotesi di schierare un altro candidato, che possa rispondere alle istanze politiche del gruppo. Una decisione condivisa, tra gli altri, dal gruppo di Energie per l’Italia, che ha tentato nel corso delle scorse settimane di organizzare una sorta di “listone” da affiancare ad un candidato condiviso. Ci sono anche gli esponenti del Popolo della Famiglia, inizialmente alleati con la Lega ma che adesso si sono allontanati dalla corsa di Giuseppe Spata. “Ad oggi prendiamo atto che tutto ciò non c’è e che la nostra scelta è quasi limitata a sostenere le ragioni soggettive dell’uno o dell’altro. Non ci appassiona questo scontro tutto interno al centrodestra. Non ci appassiona questa lotta interna ad alcuni partiti del centrodestra. Non ci appassiona questa competizione tra candidati del centrodestra – concludono – avremmo preferito un progetto condiviso, unitario e vincente convinti che questa poteva essere la vera svolta ed il vero strumento per governare al meglio la nostra città. Ribadendo la nostra difficoltà nello scegliere tra le proposte e le coalizioni ad oggi in campo, stiamo valutando di non accomunarci e non adeguarci a tale situazione, e di defilarci dal fare una scelta, comunque fratricida, sino al punto che stiamo ragionando sull’ipotesi di presentarci alla competizione elettorale da soli e con un nostro candidato a sindaco”.