Gela. In città, dopo l’exploit delle legislative di marzo, si stanno moltiplicando, addirittura con più circoli. I leghisti mirano ad avere un ruolo di peso nel centrodestra locale, magari approfittando delle defaillance degli alleati di coalizione. Nelle ultime ore, una delegazione di salviniani è arrivata a Pontida, per l’ormai tradizionale raduno del partito. Come spesso capitato, a guidare la “truppa” c’è il coordinatore Antonio Giudice, che già tre anni fa si candidò a sindaco, sotto le insegne dell’allora “sperimentale” Noi con Salvini. Insieme a lui, diversi leghisti gelesi, da Massimo Vella a Marco Fasulo, che in città stanno portando avanti il “discorso” del loro leader Matteo Salvini, nel tentativo di mettere in cascina quei consensi che potrebbero rivelarsi decisivi alle urne delle prossime amministrative.
Anche loro si sono visti nello stand “Sicilia”, allestito nella cittadina in provincia di Bergamo, diventata negli anni roccaforte verde, prima con Umberto Bossi e adesso con Matteo Salvini, che ha definitivamente seppellito la maglia della secessione, dedicandosi ad un sovranismo nazionalista, che gli fa prendere consensi lungo l’intera penisola e i leghisti gelesi l’hanno capito.
