Gela. Fiducia nella magistratura. E’ quella che ripongono Glenda e Serena Guzzo ed Andrea Nicosia, rispettivamente sorelle e marito di Zelia, la giovane prof scomparsa tre settimane dopo aver ricevuto la prima dose del vaccino Astrazeneca. In una nota i legali dei familiari, gli avvocati Valerio Messina e Antonio Cozza, in nome della famiglia Guzzo, hanno espresso profondo compiacimento alla luce del provvedimento del Gip Francesca Pulvirenti. A seguito della richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura presso il Tribunale di Gela, il magistrato, in totale accoglimento delle richieste avanzate in sede di opposizione alla richiesta di archiviazione e discusse in camera di consiglio all’udienza del 12 Ottobre, fermo restando la accertata correlazione tra somministrazione del vaccino “Vaxzevria” di Astrazeneca ed il decesso di Zelia, ha disposto ulteriori indagini su profili, fino ad oggi, mai presi in considerazione nel corso delle indagini preliminari.
“Accogliamo questo provvedimento – scrivono i legali – come un’apertura importante volta ad un approfondimento investigativo dovuto e dirimente, confidando nel fatto che la magistratura faccia il suo corso per la Giustizia dovuta a Zelia, al suo bimbo, al marito ed alle sorelle”.