Gela. I lavoratori della Sudelettra non ci stanno al taglio dei contratti di secondo livello, soprattutto in un periodo di grave crisi
come quello che sta colpendo la gran parte delle società impegnate nell’indotto Eni, così hanno organizzato un sit in spontaneo davanti gli uffici amministrativi di raffineria.
Un sit in di protesta. La decisione è stata adottata a conclusione di un’assemblea indetta dai segretari provinciali dei metalmeccanici di Fiom, Fim e Uilm. I manager del gruppo Sudelettra intendono proseguire nel progetto di ridurre i costi aziendali anche per il tramite del taglio d’indennita’ previste nel contratto di secondo livello. “È una posizione che non possiamo accettare – spiegano i segretari di Fiom e Fim Orazio Gauci e Angelo Sardella presenti al sit in – Sudelettra e le altre aziende dell’indotto non possono pensare di risparmiare tagliando i diritti degli operai”. Già nelle scorse settimane, i lavoratori di Sudelettra avevano fermato la loro attività, sempre in segno di protesta. I segretari provinciali hanno chiesto un incontro ai vertici di raffineria Eni. Nel corso dell’assemblea, non è mancata la tensione con alcuni dipendenti Sudelettra che non hanno accettato d’interrompere i turni lavorativi.