Gela. L’associazione “Studenti sorridenti” ha realizzato una mostra artistica al termine di un laboratorio di ceramica. Bambini e ragazzi si sono cimentati liberamente seguiti da specialisti e da un maestro della ceramica. Un percorso laboratoriale psico-educativo sull’apprendimento sensoriale e cooperativo che ha dato loro modo di conoscere un metodo non convenzionale di apprendimento basato sulla manualità. Istruire verticalmente attraverso un laboratorio di ceramica per dare la possibilità ai ragazzi che vivono i Dsa, ovvero i disturbi di origine neurobiologica, di mettersi in gioco e apprendere in modo “diverso”. Questo è ciò che l’associazione “Studenti sorridenti” ha voluto realizzare attraverso un laboratorio di ceramica. “È una collaborazione proficua nata tra professionisti che lavorano per il bene comune – ha dichiarato la psicologa Maddalena Salerno – questo laboratorio partito a gennaio ha permesso ai ragazzi di lavorare in maniera trasversale e di prendere coscienza del fatto che si possono superare le difficoltà e apprendere in modo nuovo attraverso il pensiero laterale. Noi crediamo fortemente nel lavoro di rete. L’obiettivo principale è quello di mettere al centro del percorso l’individuo e non ciò che si deve apprendere, in questo modo possiamo intraprendere percorsi alternativi per raggiungere il fine”.
Sotto la guida esperta del maestro della ceramica Gaetano Arizzi gli studenti dell’associazione “Studenti Sorridenti” hanno realizzato una mostra attraverso la quale hanno dato libero sfogo alla loro creatività. Nel percorso laboratoriale psico-educativo sull’apprendimento sensoriale e cooperativo i ragazzi hanno avuto la possibilità di sperimentare una modalità di apprendimento diversa da quella tradizionale che utilizzano giornalmente a scuola. “L’idea del progetto è nata dalla voglia di rinnovare le attività associative e mi sono messo subito a disposizione di questa associazione a cui ho dato ciò che di più prezioso ho, ovvero la mia arte- ha aggiunto l’artigiano Gaetano Arizzi – attraverso la praticità del lavoro manuale i ragazzi hanno visto annullare le difficoltà che incontrano tutti i giorni a scuola”. I disturbi che rientrano in questa categoria diagnostica sono quattro: la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia. I problemi di apprendimento legati a un Dsa non derivano da un cattivo funzionamento intellettivo generale. Si tratta infatti di un disturbo che interessa uno specifico e circoscritto dominio di abilità indispensabile per l’apprendimento, come ad esempio la lettura, la scrittura o il calcolo.