Gela. La maratona d’aula, conclusasi ieri notte con l’approvazione del regolamento sulla gestione degli impianti sportivi comunali, ha fatto da detonatore, però, alla “rivolta” dei consiglieri, che non hanno affatto gradito i modi e le scelte di dirigenti, revisori dei conti e del segretario generale dell’ente. Insomma, il consiglio ha mandato un messaggio inequivocabile ad una burocrazia municipale, ritenuta schierata a favore dell’amministrazione comunale. “Quanto è accaduto ieri, in aula – dice il capogruppo di Sicilia Futura Giuseppe Ventura – fuga ogni dubbio, i dirigenti presenti hanno dimostrato di essere meri esecutori del volere della giunta Messinese. Non si spiega altrimenti, tra le altre cose, l’ostruzionismo davanti ad un emendamento che consente alle associazioni dei diversamente abili di usufruire, gratuitamente, degli impianti sportivi comunali, dati in gestione. Mi pare una scelta di buon senso, bollata invece da pareri negativi dei dirigenti presenti. Questo è solo uno dei tanti episodi e l’ho voluto denunciare in aula, dichiarando che io non mi fido più dei loro pareri né di dirigenti che fanno riferimento al solo volere della giunta comunale. Valuterò gli atti, solo in base alle mie convinzioni”.
Dirigenti sotto accusa. La sfuriata del capogruppo di Sicilia Futura ha seguito il veemente attacco partito dal dem Guido Siragusa, che ha contestato l’operato del dirigente al bilancio Alberto Depetro, a sua volta accusato di difendere solo le posizioni della giunta. Molto critico è stato pure Carmelo Casano. Ma la “rivolta” contro la burocrazia dell’ente tiene banco anche nel centrodestra. “Un atteggiamento scorretto dei dirigenti e dei revisori dei conti – dice Vincenzo Cirignotta di Noi con l’Italia – scelte immotivate e tutte a favore dell’amministrazione comunale. In aula, nel corso del dibattito, abbiamo più volte chiesto l’intervento dei revisori dei conti, che hanno preferito tacere. Il consiglio, nonostante i dirigenti che remano contro, ha comunque dimostrato di aver inferto una nuova sconfitta ad una giunta isolata, incapace di far passare i propri emendamenti al regolamento. Se dirigenti e revisori dovessero proseguire con questa condotta, sarò io stesso a scrivere alla Corte dei Conti e a chiedere che vengano presi provvedimenti”.