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I debiti non finiscono mai, somme "d'oro" per i rifiuti: più di 150 riconosciuti

Gela. Un vero e proprio pozzo senza fondo. I debiti fuori bilancio sono stati capaci di mettere in crisi le casse del Comune, senza troppe soluzioni alternative. Debiti che si sono trascinati, in alcu...

A cura di Rosario Cauchi
30 dicembre 2018 17:33
I debiti non finiscono mai, somme "d'oro" per i rifiuti: più di 150 riconosciuti -
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Gela. Un vero e proprio pozzo senza fondo. I debiti fuori bilancio sono stati capaci di mettere in crisi le casse del Comune, senza troppe soluzioni alternative. Debiti che si sono trascinati, in alcuni casi, anche per decenni. Si sono succedute le amministrazioni comunali alla guida dell’ente ma la costante rimane proprio quella dei debiti, finiti ripetute volte sotto la lente di ingrandimento dei magistrati della Corte dei Conti regionale. Anche il commissario Rosario Arena non si sottrae alla “triste” conta e negli ultimi giorni dell’anno, dopo aver approvato il bilancio di previsione 2018, ha dato il via libera ad una sequela infinita di debiti, tutti riconosciuti da sentenze giudiziarie. Sono oltre centocinquanta quelli approvati sostituendosi al consiglio comunale che non c’è più. Non mancano somme pesanti. Così, scorrendo il lungo elenco, ci si imbatte nel debito fuori bilancio da 556 mila euro nei confronti di Ksm, la società di sicurezza privata che ha lavorato per conto del municipio occupandosi anche della vigilanza degli uffici giudiziari. Soldi accertati con una recente sentenza del tribunale di Gela.

Ma, come era prevedibile, non mancano quelli scaturiti dalla voce di bilancio che più preoccupa, la gestione dei rifiuti. Arena ha passato in rassegna, approvandoli, debiti per quasi 300 mila euro accumulati nei rapporti contrattuali con la Ecoface Industry, azienda agrigentina che riceve i conferimenti di carta, cartone e plastica (somme accertate da decreti ingiuntivi). Ci sono poi i 329 mila euro da destinare a Sicula Trasporti, la società proprietaria della discarica privata di Lentini, e i 77 mila euro dovuti a Roma Costruzioni, che in passato ha operato nel settore proprio per conto del Comune. Nelle delibere di fine anno c’è spazio pure per un debito fuori bilancio da 118 mila euro legato ai rapporti con la Licata Clean Service. Una “parata” alla quale si aggiungono anche le somme dovute a molti componenti degli organi di controllo, a cominciare dal collegio dei revisori e dall’organismo indipendente di valutazione, e ancora quelle scaturite da sentenze per danni causati dalla cattiva manutenzione delle strade. Non manca praticamente nulla e le casse dell’ente continuano a sobbarcarsi enormi pesi finanziari.

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