Gela. Una gara a chi porta più voti, nel centrosinistra locale
la corsa verso le regionali serve, soprattutto, a misurarsi.
“Non è una candidatura per togliere voti”. La sfida non sarà semplice, soprattutto perché i dem e gli altri gruppi d’area devono ancora scrollarsi di dosso l’esperienza della giunta Fasulo. Una cosa è certa, la scelta di puntare tutto, almeno in casa Pd, sull’uscente Giuseppe Arancio, ha rafforzato gli appetiti elettorali dei rivali, a cominciare da crocettiani ed esponenti di Sicilia Futura. Il candidato del Megafono Ennio Di Pietro, addirittura, ha trovato pieno sostegno dal capogruppo del Pd Vincenzo Cirignotta, che concentrerà le sue forze, ovvero i voti, proprio sul commercialista piuttosto che su Arancio. “La candidatura di Di Pietro – dice Enrico Vella che ha avallato questa scelta in casa Crocettta – non è stata decisa per togliere voti al Pd e ad Arancio. Noi miriamo all’Ars. Non vedo nulla di strano nel fatto che il capogruppo del Pd abbia deciso di sostenere una volto nuovo come quello di Di Pietro. In fondo, la nostra origine politica è comunque quella di centrosinistra”. Vella, per anni, è stato uno dei principali nomi del Partito Democratico cittadino, prima della grande rottura.
“Il problema dei dem sarà Sicilia Futura…“. Onestamente – spiega – non mi sento uno straniero nel Pd, ma è anche vero che non ho mai accettato le imposizioni di pochi. Per questa ragione, mi sono allontanato. Un ritorno nel Pd? Non credo sia un tema da prendere in considerazione, soprattutto in una fase come questa”. La candidatura di Di Pietro, che nel campo del centrosinistra si va ad aggiungere a quelle di big delle preferenze come Arancio o il capogruppo di Sicilia Futura Giuseppe Ventura non è piaciuta a molti, soprattutto tra le fila dem. “Non so se tutte queste candidature alternative al Pd siano da addebitare ad un malcontento generalizzato nel partito – conclude Vella – un fatto è certo, il Pd ha un suo segretario cittadino che ha deciso di sostenere un candidato, che è peraltro uscente. Credo, che l’eventuale problema elettorale per i dem non sia da rintracciare nel Megafono o nei crocettiani. Probabilmente, il vero problema per loro saranno i voti intercettati da Sicilia Futura. In fondo, sono tutti voti portati da ex esponenti del Pd, a cominciare dai consiglieri comunali Giuseppe Ventura e Antonino Biundo. Il nostro gruppo, anche alle amministrative di due anni fa, aveva già fatto scelte alternative a quelle del Pd”.
