Gela. La sfiducia al sindaco non è una priorità e i crocettiani si avviano a stilare un proprio programma per la città.
“Prepariamo il nostro programma”. “Noi guardiamo oltre – dice Enrico Vella – il nostro programma servirà quando ci saranno veramente le elezioni in città. Ad oggi, non credo ad elezioni anticipate. Abbiamo già parlato con i consiglieri del gruppo, presenteremo una serie di punti programmatici”. Il Megafono, quindi, pur non convolando a nozze con l’amministrazione comunale, sembra intenzionato a non forzare i tempi. “Tutto dipende dai progetti della giunta – continua il dirigente regionale – se Messinese proponesse subito la prosecuzione dei lavori sul lungomare, avrebbe immediatamente il nostro appoggio. Servono risultati alla città e non presunte elezioni anticipate. Le consultazioni? Quella con il sindaco sarebbe una riunione superflua, bisogna solo lavorare”.
“Il Pd ha le idee chiare?”. I crocettiani, invece, non sembrano gradire del tutto la posizione del vicesindaco Simone Siciliano, che in più occasioni ha contestato le non-scelte del presidente Crocetta. “Secondo me, Messinese sbaglia a ritenere che nella sua giunta ci siano intoccabili, a partire dal vicesindaco Simone Siciliano – dice ancora Vella – credo che in giunta ci siano figure professionali altrettanto valide”. Intanto, proprio Vella lancia messaggi al gruppo di centrosinistra, a cominciare dal Partito Democratico. Il segretario cittadino dem Peppe Di Cristina è pronto ad aprire al dialogo, anche con un’assemblea che riunisca tutte le anime di quest’area politica. “Fino ad ora – spiega il crocettiano – abbiamo sentito solo parole. Il dialogo su cosa dovrebbe basarsi? Siamo sicuri che il Pd abbia le idee chiare? Se il confronto nel centrosinistra deve servire solo a scegliere candidati e nomi per le prossime consultazioni, è meglio metterlo da parte”.