Gela. Un finanziamento regionale da oltre duecentomila euro, assicurato attraverso fondi europei, revocato per una serie di irregolarità fiscali accertate dopo controlli effettuati dai militari della guardia di finanza.
Per questa ragione, i titolari di un’azienda attiva nel settore della produzione di materie plastiche si sono rivolti ai giudici amministrativi del tar. Magistrati che, però, hanno deciso di rigettare la richiesta di sospensione degli effetti della revoca.
In base alla loro ordinanza, “i motivi di censura dedotti non appaiono, allo stato, supportati da sufficiente fumus boni iuris, tale da indurre ad una ragionevole previsione sull’esito favorevole del ricorso, per cui va respinta la domanda di sospensione dell’esecuzione sopra descritta”.
In sostanza, i legali della società contestano sia il provvedimento di revoca del finanziamento sia la nota dei militari della guardia di finanza che ha dato il via alla procedura avviata dai tecnici regionali. I titolari dell’azienda, infatti, non sarebbero mai venuti a conoscenza dell’esito degli accertamenti.
L’ispezione dei militari della guardia di finanza venne messa a segno negli uffici dell’impresa in contrada Giardinelli. Adesso, spetterà sempre ai giudici amministrativi di Palermo entrare nel merito della questione. Al momento, comunque, è stata confermata la revoca dell’importo.
