Gela. I clan catanesi avrebbero messo le mani su un maxi affare tutto basato sui sistemi di gaming on line. Un giro di milioni di euro che sarebbe stato montato utilizzando anche singole sale scommesse e piattaforme virtuali. L’inchiesta è coordinata dai Pm della Dda etnea e riguarda una presunta organizzazione capace di muoversi su server internazionali. Le indagini sono state chiuse e tra i coinvolti (in totale più di sessanta) ci sono tre gelesi. Angelo Cavaleri, Ivano Cavaleri e Antonio Angelo Susino (gli ultimi due titolari di sale scommesse in città) negli scorsi mesi sono stati raggiunti da provvedimenti di custodia cautelare. Per gli investigatori, anche le loro attività erano collegate alla presunta rete gestita da fiduciari dei clan. Ai due Cavaleri sono stati revocati gli arresti domiciliari mentre per Susino è venuta meno la detenzione in carcere.
I loro legali, gli avvocati Giacomo Ventura e Francesco Enia, escludono qualsiasi collegamento con la rete ipotizzata dagli inquirenti. Con la chiusura delle indagini spetta ai pm etnei emettere le richieste nei confronti di tutti gli accusati.
