Gela. L’area che rientra nella zona economica speciale, autorizzata per Gela, viene ampliata. Altri venti ettari che potranno essere sfruttati per insediamenti produttivi, agevolati da una serie di sgravi e vantaggi fiscali. La scorsa estate, l’amministrazione comunale ha avanzato richiesta dopo la riapertura dell’avviso regionale. “Ci è stato confermato l’ampliamento per altri venti ettari – dice l’assessore allo sviluppo economico Terenziano Di Stefano – tra le aree che abbiamo inserito, rientra anche quella del pontile al porto isola. Per noi, è un affaccio al mare fondamentale, che potrebbe fare da punto di riferimento per investimenti molto importanti. Aspettiamo che il ministero completi l’iter”. Da anni, si parla del polo del gas naturale liquefatto. Un progetto che venne sponsorizzato dall’ex giunta Messinese, ma del quale oggi non si parla più. Venne commissionato uno studio di fattibilità e l’ex giunta autorizzò un masterplan, che però non è mai stato presentato pubblicamente. “Un progetto per l’hub del gnl non c’è – dice Di Stefano – io condivido un investimento di questo tipo. Però, al momento, non c’è nulla, salvo qualche interlocuzione. Probabilmente, Eni potrebbe essere interessata a sviluppare una struttura di questo tipo, in una posizione strategica per i traffici commerciale nel Mediterraneo. La Zes è un incentivo in più. Il presidente di raffineria Francesco Franchi, in consiglio comunale, ha però spiegato che non c’è nulla di concreto”.
In questa fase, l’ipotesi di un hub per il gnl sembrerebbe fuori portata, anche in assenza di un progetto vero e proprio. Il rischio è che venga realizzato in altre aree del Mediterraneo, tagliando fuori le coste locali. Il governo maltese sembrerebbe interessato ad investire, ma di certezze non ce ne sono. In più occasioni, l’ex assessore Francesco Salinitro ha chiesto all’amministrazione comunale di fare chiarezza sul futuro di un progetto, che ritiene fondamentale per le sorti economiche del territorio.