Gela. Per intercettare i fondi del Recovery plan il Comune potrebbe rispolverare i progetti dell’intermodalità, implementandoli con lo sviluppo dei collegamenti ferroviari e del troppo chiacchierato porto che giovedì ha ottenuto un ulteriore finanziamento di 2 milioni di euro, frutto di un emendamento alla legge finanziaria approvato all’Assemblea regionale siciliana che andrebbero a sommarsi ai cinque milioni euro delle compensazioni Eni per la riconversione della raffineria, sanciti dall’accordo con azienda e Regione. Il sindaco Lucio Greco si era mosso in anticipo presentando a settembre una corposa lista di progetti all’ormai ex governo Conte e dialogando con l’ex ministro del Sud Giuseppe Provenzano. Tra le proposte sul tavolo, la stipula del Contratto Istituzionale di Sviluppo. Questa mattina, il primo cittadino ha incontrato il senatore Pietro Lorefice (M5S) e i deputati nazionali Alessandro Pagano (Lega) e, in videoconferenza, Giusi Bartolozzi (Forza Italia), rappresentanti delle tre forze politiche di maggioranza del governo Draghi. “Puntiamo, con un lavoro sinergico, a portare a casa il migliore risultato”, hanno spiegato. L’obiettivo, come ricorda il senatore Lorefice, è riuscire a presentare progetti in sintonia con le linee guida europee. Sono esclusi quelli legati a opere stradali, come la dormiente e incompiuta autostrada Siracusa-Gela.
“Sono in corso i lavori parlamentari per definire il Pnrr, Piano nazionale di ripresa e resilienza, per tutti i finanziamenti che arriveranno dall’Unione europea per rilanciare l’Italia. Occorre arrivare puntuali con progetti definitivi e cantierabili. Sarà determinante intercettare le idee del governo presentando progetti che producano e creino economia nel rispetto della programmazione – ha spiegato Greco – abbiamo concordato su quali progetti occorre lavorare per farli inserire nel Pnrr. Abbiamo deciso di sostenere il porto hub, la Sciacca-Comiso, la Gela-Niscemi-Caltagirone-Catania per la ferrovia veloce, il deposito container, e il rilancio del polo agro-energetico che va nella logica di un piano nuovo. Riteniamo, al di là delle manifestazioni di interesse dei privati, di avere maggiori vantaggi . Su questa pianificazione oggi con i parlamentari Lorefice, Pagano e Bartolozzi, che rappresentano tre forze politiche di maggioranza del governo nazionale, puntiamo ad un lavoro sinergico, per portare a casa il migliore risultato”. Il senatore grillino ha spiegato che “le direttrici tracciate dall’Unione europee sono chiare”. “Grande spazio – ha detto – per le opere strategiche, che non siano opere stradali, e capaci di avere impatti notevoli per il rilancio del territorio e vadano oltre il solo aspetto commerciale”. Incidere sul Recovery plan non pare così semplice, anche se l’amministrazione attende riscontri da Roma. Sul Contratto istituzionale di sviluppo, invece, le interlocuzioni sono solo all’inizio.
Ma la Sciacca -Comiso cos’e’ ?
Se non è un’ intervento stradale e neanche ferroviario … la GELA-SIRACUSA puo’ aspettare altri 40 anni ,tanto sappiamo come andrà a finire che l’area GELESE gurdera’ gli altri che porteranno a casa il risultato