Gela. Niente hub dell’idrogeno sul territorio, finanziato con stanziamenti Pnrr. Già lo scorso anno, la Regione aveva selezionato progetti per creare filiere della produzione nelle aree industriali dismesse. L’analisi delle proposte portò ad individuare quattro investimenti. Circa quaranta milioni di euro andranno suddivisi ad “H2 farm” della società agricola catanese Agrobiofert (per quasi dieci milioni e mezzo di euro), al progetto della società siracusana Res Integra (oltre diciotto milioni di euro) e ancora al piano di Duferco Energia rivolto alla “Hydrogen Valley” nel sito messinese di Giammoro (per circa sette milioni e mezzo di euro) e infine all’investimento della Magicmotorsport di Partinico (per poco più di tre milioni di euro). Sono queste le filiere produttive che verranno coperte con i soldi del Pnrr.
Due anni fa, sotto il governo regionale Musumeci, l’amministrazione comunale decise di avanzare una candidatura per ospitare il Centro nazionale di alta tecnologia per l’idrogeno. Risposte non ce ne sono mai state. Eni ed Enel da tempo hanno sottoscritto l’accordo per la produzione di idrogeno verde, nel sito locale.
Gela sempre ai margini nel panorama regionale