Hanno occupato un alloggio Iacp, “era stato di necessità”: coniugi assolti

 
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Gela. Hanno occupato l’alloggio, nelle palazzine popolari di Marchitello, perché non avevano altre soluzioni ed erano rimasti senza una casa. Ieri, il giudice Francesca Pulvirenti ha assolto due coniugi, che con figli ancora piccoli a carico decisero di entrare in un’abitazione, già occupata, abusivamente, da un’altra famiglia. Secondo le contestazioni, si sarebbero appropriati di tutto quello che c’era dentro l’alloggio, compresa la mobilia dell’altra famiglia. Situazioni spesso generate dall’enorme bisogno e che hanno portato il giudice a riconoscere lo stato di necessità. Per l’assoluzione ha concluso il pubblico ministero Sonia Tramontana e il legale dei due imputati, l’avvocato Carmelo Tuccio, ha sostenuto che quanto accaduto ormai sei anni fa era esclusivamente da collegare all’estrema necessità dei coniugi, con la donna in stato di gravidanza e con un altro figlio piccolo a carico e senza un’abitazione. La famiglia che è stata costretta a lasciare l’alloggio ha deciso di costituirsi parte civile, con l’avvocato Nicoletta Cauchi, ritenendosi danneggiata.

In base a quanto spiegato dalla difesa, dopo l’occupazione i coniugi iniziarono a versare una quota allo Iacp, per regolarizzare la loro posizione.

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