Gela. E’ finito davanti al giudice Fabrizio Molinari per rispondere di resistenza a pubblico ufficiale e violazione degli obblighi impostigli dalla misura della sorveglianza speciale.
Il destino processuale del trentanovenne Benito Peritore, arrestato ad inizio agosto dai carabinieri del reparto territoriale mentre cercava di fuggire in sella ad un motorino per eludere un controllo, dovrebbe decidersi all’udienza del prossimo 23 settembre.
Il suo legale di fiducia, l’avvocato Davide Limoncello, ha chiesto un termine per concordare, insieme al pubblico ministero Lara Secaccini, l’eventuale rito alternativo. Un rinvio legato anche all’impossibilita’ di sentire in aula i due carabinieri che bloccarono Peritore. I militari, due giorni fa, sono rimasti feriti durante una colluttazione scaturita dal tentativo di bloccare un uomo pronto ad aggredire in centro storico una sua conoscente.