Gela. Obbligo di firma imposto al cinquantottenne Emanuele Fidone. Il giorno di Natale, i poliziotti del commissariato di Niscemi l’hanno sorpreso alla guida di una Fiat Uno, nonostante gli obblighi imposti dalla sorveglianza speciale e la revoca della patente. Inoltre, insieme a lui c’era un altro pregiudicato. Dopo l’arresto, difeso dall’avvocato Maurizio Scicolone, si è presentato davanti al giudice del tribunale Marica Marino.
I domiciliari disposti dopo il fermo sono stati revocati e il magistrato ha previsto l’obbligo di firma. La difesa ha già preannunciato l’intenzione di accedere ad un rito alternativo.