Gela. Totalmente incapace di intendere e di volere e per questa ragione il giudice Tiziana Landoni ha disposto la chiusura del giudizio nei confronti del venticinquenne Grazio Pizzardi, arrestato negli scorsi mesi dopo aver scippato una donna, nei pressi del cimitero monumentale. Era stato un agente di polizia, libero dal servizio, ad accorgersi della rapina e a bloccarlo. Come dimostrato dalla perizia psichica, però, il giovane non è in grado di stare in giudizio e quando ha agito era incapace di intendere e di volere. Il verdetto d’assoluzione è stato richiesto dal pm Tiziana Di Pietro che però ha anche indicato la necessità di sottoporlo ad una misura di sicurezza, con il ricovero in una struttura specializzata.
La difesa, sostenuta dall’avvocato Salvo Macrì, già al momento dell’arresto ha sollevato ragioni cliniche legate alla grave patologie mentale della quale soffre il venticinquenne. Anche per questo motivo ha chiesto e ottenuto la sottoposizione ad una perizia specialistica che ha confermato il quadro generale. Già in passato, il giovane è stato ospite di centri di cura.