Gela. Al termine del giudizio abbreviato è stato condannato dal gup del tribunale, con pesanti accuse che vanno dalla rapina all’estorsione. Tutto, per un presunto debito di droga non onorato. Il trentatreenne Giuseppe Retucci si rivolgerà ai giudici della Corte d’appello di Caltanissetta. Al termine del giudizio di primo grado è stato condannato a sei anni e sei mesi di reclusione. Per questi fatti è attualmente detenuto. I poliziotti del commissariato lo arrestarono dopo aver ricostruito il pestaggio di un trentenne, al quale vennero rubati il portafoglio e lo smartphone. Pare fosse debitore dell’imputato. Almeno 1.500 euro, dovuti per droga che non sarebbe stata pagata. Retucci avrebbe fatto scattare la ritorsione. Il difensore, l’avvocato Giovanni Cannizzaro, ha cercato di ridimensionare le pesanti accuse mosse dai pm della procura, optando per un rito alternativo.
Le richieste dei pm sono state accolte dal giudice, che ha ritenuto provata la responsabilità del trentatreenne. La vittima, a seguito delle ferite riportate, finì in ospedale.