Ha aggredito i vigili urbani per difendere il marito, confermata in appello la condanna ad una donna

 
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Gela. Confermata la condanna a sei mesi di reclusione, con pena sospesa, per una donna accusata di aver aggredito gli agenti di polizia municipale che stavano effettuando controlli sulle licenze del marito, un venditore ambulante

che intanto era stato invitato a lasciare l’area che occupava, nella zona di via Venezia.

Condanna confermata. La procura generale ha chiesto proprio la conferma della condanna, già imposta in primo grado. Alla donna è stato imposto, inoltre, il pagamento di una multa da settemila euro. In base alla ricostruzione d’accusa, l’imputata non solo avrebbe aggredito gli agenti di polizia municipale intervenuti, compreso il comandante, ma li avrebbe anche minacciati e offesi. Per il difensore, l’avvocato Davide Limoncello, la ricostruzione fornita dai magistrati contrasterebbe con quanto realmente accaduto. Il legale ha sottolineato come gli agenti di polizia municipale, in realtà, non avrebbero subito alcuna conseguenza fisica, mentre la donna si sarebbe limitata a chiedere spiegazioni rispetto a quanto stava accadendo al marito, più volte finito al centro dei controlli della municipale. La conferma della condanna è stata chiesta dal legale di parte civile, l’avvocato Salvo Macrì, che ha rappresentato l’ente comunale. Lo stesso legale ha sottolineato la gravità dell’azione e il danno arrecato non solo agli agenti intervenuti ma anche al Comune. Non a caso, è stata ribadita la necessità di confermare la sanzione in denaro imposto alla donna.

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