Gela. Come avevamo riferito, seppur non ci fosse ancora l’ufficialità, era ormai quasi concretizzata l’adesione del consigliere rieletto Giuseppe Guastella. Prima ancora di insediarsi nuovamente al civico consesso, per la terza volta di fila, ha accettato il progetto della Dc. E’ un nuovo consigliere cuffariano e farà gruppo con l’eletto del partito, Armando Irti (per lui invece è la prima volta in aula). “Aderisco da oggi, con grande entusiasmo, al gruppo consiliare della Democrazia Cristiana. Sono stato sempre animato dai valori moderati e democristiani. Per me – dice Guastella – la Democrazia Cristiana è un partito storico e giovane allo stesso tempo, e sono veramente orgoglioso di poter continuare il mio percorso politico in un partito fortemente radicato e dove poter acquisire e trasmettere grandi valori. Darò il mio contributo per la crescita del gruppo e per l’azione politica in consiglio così da incidere positivamente e nell’interesse dei cittadini”. Guastella, in questa tornata elettorale, era tra i big di “Alleanza per Gela”, nella lista “Moderati-Rinnova”. Da ex autonomista, è risultato il secondo in assoluto quanto a preferenze, dietro solo all’imprenditore Angelo Caci, invece collocato nella coalizione dei cosentiniani.
“Questa adesione testimonia, ancora una volta, il percorso di crescita del nostro partito. Conosco personalmente Giuseppe Guastella da più di vent’anni, come me ha mosso i suoi primi passi con la politica universitaria facendo il senatore accademico nell’ateneo catanese ed ha dimostrato in quest’ultima elezione amministrativa, con il grande consenso ottenuto di saper ascoltare i bisogni dei cittadini e di essere legato fortemente al territorio – sottolinea il commissario Dc Giuseppe Licata – siamo lieti di averlo nella grande famiglia della Dc e siamo consapevoli che il suo impegno e la sua professionalità saranno un valore aggiunto in un partito in crescita proiettato verso nuovi obiettivi e affronterà, insieme ad Armando Irti, tante sfide per il bene dei cittadini”. La Dc così fa l’esordio nel nuovo consiglio con il gruppo più numeroso, tra le fila dell’opposizione.