Gela. C’è una svolta nella vicenda di Salvatore Comandatore, l’ex guardiafuochi che per settimane ha protestato pacificamente di fronte Palazzo di Giustizia, dopo il suo licenziamento dalla società Archimede.
Nei prossimi giorni il suo caso potrebbe approdare all’Ars, sul tavolo della Commissione Ambiente e Sanità, dove Salvatore potrebbe essere ascoltato anche dall’Assessore Elena Pagana.
La vicenda di Salvatore che racconta di aver subito più vessazioni dalla società “Archimede”, per la quale ha prestato servizio nel porto isola Eni, arriverà a Palermo grazie al parlamentare di Sud chiama Nord Ismaele La Vardera che ieri è arrivato in città per incontrare l’ex guardiafuochi.
La Vardera ha acquisito tutti gli atti del caso. Anche al parlamentare Comandatore ha ribadito il fatto che l’azienda lo abbia messo alla porta per non aver adempiuto all’ordine di sversare idrocarburi in mare. Ricostruzione esclusa dalla società, ma che sarebbe invece confermata dalle carte processuali e dalle prove fotografiche raccolte dallo stesso Salvatore.
Una vicenda che ha del surreale come sottolinea lo stesso parlamentare.
Nella sua protesta Salvatore è stato sostenuto dal presidente dell’antiracket Salvino Legname, che a sua volta ha sostenuto la necessità di rafforzare i controlli su “Archimede”, dal responsabile locale di Gran Sicilia Paolo Scicolone e dal legale Giuseppe Smecca.
Nelle prossime settimane intanto dovrebbe arrivare la sentenza del Tribunale del Lavoro sulla sua eventuale reintegra, dopo che già il Tribunale Civile aveva deliberato per la sua riassunzione. Dopo mesi durissimi, adesso Salvatore attende fiducioso.