Gela. Sono reduci dalla convention romana che ha segnato, nella pratica, un passaggio deciso per le strategie politiche del Movimento cinquestelle. I pentastellati, a partire dal leader Giuseppe Conte, svoltano marcatamente in direzione progressista, anche se il voto di “Nova” dovrà essere ripetuto, come ormai noto a seguito di inevitabili tensioni interne sul ruolo del garante. Venerdì, il gruppo territoriale torna a riunirsi. Si discuterà certamente dell’esito romano ma bisognerà iniziare a definire l’iter per la nuova guida locale. Il coordinatore che sarà eletto avrà il compito di rilanciare l’azione politica, raccordandosi con tutti i livelli, provinciale e regionale. Dovrà raccogliere il testimone dall’attuale assessore della giunta Di Stefano, Simone Morgana, che è l’uscente e ha presentato le dimissioni comunque in concomitanza con la scadenza naturale del suo mandato. La testa del gruppo territoriale, che sarà eletta, potrà consentire di dire qualcosa in più rispetto agli assetti dei pentastellati, tra i principali alleati del sindaco Di Stefano. “La linea è ormai tracciata e l’ha fatto la base del partito – dice l’ex consigliere comunale Virginia Farruggia – indipendentemente dalle polemiche, la base si è espressa in modo netto. E’ stato tracciato il percorso ed era ciò che volevamo. Le decisioni politiche passano dalla struttura e il gruppo territoriale avrà rilievo importante sul piano locale. Chi è attivo nei territori va certamente valorizzato”.
Farruggia e altri esponenti della prima ora del Movimento cinquestelle locale si rivedono nella linea del leader Conte. “Abbiamo lavorato, nella fase che ha preceduto la convention di Roma, alle proposte per la costituente – sottolinea – ci eravamo ripromessi di incontrarci a conclusione e così sarà, venerdì. Inizieremo ad affrontare pure la questione del gruppo territoriale e del coordinatore. La votazione avverrà dopo, con una convocazione che spetta al coordinatore provinciale, Di Paola”. I parlamentari cittadini, i consiglieri comunali, l’assessore Morgana, il presidente del civico consesso Giudice e gli esponenti di lungo corso del gruppo, nella quasi totalità dei casi, si riconoscono tutti nel percorso tracciato da Conte e sancito a Roma, lo scorso fine settimana, quando la delegazione locale si è presentata assai nutrita. Il punto di partenza rimane il “modello Gela”, base politica e amministrativa dell’esperienza della giunta Di Stefano.