Gela. I grillini continuano a costruire il progetto politico di alternativa al centrodestra, anche sul territorio. Il coordinatore regionale Nuccio Di Paola, a Caltanissetta, insieme ai parlamentari nazionali e regionali locali e ancora a sindaci e consiglieri del partito, ha incontrato gli attivisti e chi intende affacciarsi ai gruppi territoriali che costituiranno la base del nuovo corso pentastellato voluto dall’ex premier Giuseppe Conte. “E’ stata un’assemblea partecipata – dice Di Paola – sono arrivati tanti e da diversi Comuni della provincia. I gruppi territoriali saranno costituiti a breve”. Oltre all’aspetto prettamente organizzativo, con tutte le informazioni sul regolamento dei gruppi, Di Paola e i big locali del movimento (c’era anche il sindaco di Caltanissetta Roberto Gambino) hanno posto i “blocchi di partenza” politici dai quali scatterà la rincorsa verso le prossime amministrative. “Per quelle 2023 ho già fatto sapere che intendo avere la composizione di liste e squadre entro febbraio. Deve essere una campagna elettorale a tappeto. Dobbiamo partire in anticipo e non a poche settimane dal voto come invece è accaduto per le regionali. Il Movimento cinquestelle deve essere il nodo centrale dell’alternativa al centrodestra. Vogliamo costruire un fronte progressista e stiamo lavorando in questa direzione”. All’assemblea, non sono mancati i senatori Pietro Lorefice e Ketty Damante. Era nutrita la presenza della delegazione gelese. La scorsa settimana, proprio in città, sono state messe le radici politiche di quello che sarà il progetto progressista che punta al dopo Greco. I grillini hanno aperto alle forze civiche e a quelle della sinistra fuori dal Pd. Questo sta accadendo in città e prove tecniche sono in corso in consiglio comunale, dove è stato ufficializzato il gruppo “Unità progressista”, composto dalla grillina Virginia Farruggia, dall’esponente di Rinnova Alessandra Ascia e dall’indipendente di sinistra Paola Giudice. “Gela è un modello a livello regionale – aggiunge il parlamentare regionale e vicepresidente Ars – noi crediamo al fronte progressista che rispecchia le nostre posizioni e non certo quelle del Pd che al momento in gran parte sta con Calenda e Renzi. Noi con Calenda e Renzi non abbiamo nulla a che fare. Sappiamo che il Pd è in una fase congressuale e auspico che molto possa cambiare ma ad oggi non mi pare ci sia granchè da discutere. Nel Lazio, hanno deciso di andare con Calenda. In Lombardia, invece, c’è stato un punto di incontro. Noi andiamo avanti e domani, a Palermo, vedrò Stefano Fassina”.
L’ex dem è tra quelli che continua ancora a credere nell’alleanza della sinistra, del Pd e del Movimento cinquestelle. Di Paola lo incontrerà probabilmente anche per confermare che il movimento punta su pezzi della sinistra, come “Liberi e Uguali”, del quale Fassina è esponente nazionale. Se la costruzione politica dell’alternativa a Greco e al centrodestra è in atto, è anche vero però che Di Paola sta cercando di mettersi a disposizione per individuare una soluzione attuabile che eviti il dissesto del municipio. “Ci stiamo lavorando – conclude – ho incontrato l’assessore regionale Marco Falcone. E’ possibile che venga predisposto un emendamento alla legge finanziaria della Regione, che punti su una diversa destinazione dei fondi royalties, comunque per un arco temporale limitato”.