Gela. Mentre le indagini sono ancora in corso, si cercherà di fare maggiore luce su quanto accaduto nel presunto scontro, anche armato, tra due gruppi familiari. E’ stata disposta per la settimana che si appresta ad iniziare la perizia sull’arma ritrovata nell’abitazione di famiglia dei fratelli Antonino Raitano e Ruben Raitano. I carabinieri, durante una perquisizione, hanno ritrovato una pistola. Non escludono che possa aver sparato. Antonino Raitano, prima dell’arresto vittima di un tentato omicidio così come il fratello, ha spiegato che si sarebbe trattato di una pistola non più efficiente, trovata solo per caso. Una versione che non ha convinto gli investigatori. Le attività tecniche sono state demandante ai carabinieri del Ris. Difesi dagli avvocati Francesco Enia e Cristina Alfieri, i fratelli sono anche sospettati di aver fatto fuoco contro un ovile, portato avanti dalla famiglia Trubia. Una possibile ritorsione, dato che il ventenne Rosario Trubia, difeso dall’avvocato Nicoletta Cauchi, è attualmente detenuto con l’accusa del tentato omicidio dei due Raitano.
Nell’ovile di famiglia, nel corso dei controlli, è stata individuata e sequestrata un’altra pistola. Le valutazioni tecniche sulle armi potrebbero dire molto sul proseguo dell’inchiesta. Anche il padre e il fratello del ventenne Trubia erano stati arrestati, dopo i controlli nell’ovile. Difesi dall’avvocato Filippo Incarbone, negli scorsi mesi hanno lasciato il carcere, comunque solo accusati di aver avuto la disponibilità della pistola ritrovata dai militari nel loro ovile.