Gela. Con il chiudersi delle scuole per i giovani della città era quasi un passagio naturale l’iscrizione al grest organizzato nella parrocchia di appartenenza in cui tutto l’anno si è frequentato il catechismo.
Le 13 parrocchie della città facevano a gara per aggiudicarsi il tema più accattivante e c’era uno spirito di sana competizione che confluiva nelle esibizioni che venivano presentate a metà luglio al raduno grest, l’appuntamento che riuniva migliaia di bambini e ragazzi della città.Ogni grest aveva una sua caratteristica. Dalle dieci squadre della chiesa Madre alle attività in bici di Regina Pacis, passando per i tornei sportivi organizzati nell’oratorio salesiano fino al grest inclusivo di San Giacomo in cui i ragazzi diversamente abili della parrocchia erano animatori delle squadre. Gli animatori e i responsabili dei grest passavano ore e ore ad organizzare il mese di attività per i più piccoli senza tralasciare momenti di divertimento in cui venivano coinvolte le famiglie e le immancabili gite all’acquapark.
Nel corso degli anni però l’appuntamento estivo per i ragazzi delle parrocchie ha perso attrattiva.
Delle 13 parrocchie gelesi 5, di cui 3 nel centro storico, non organizzano più il grest perchè non si registrano i numeri di animatori volontari a causa del mancato ricambio generazionale. I grestini degli anni passati preferiscono passare il mese di luglio a mare con gli amici, senza resposabilità, per godersi il meritato riposo dopo un anno di studio tra i banchi di scuola.
In alcuni casi all’interno del quartiere ormai diventato vecchio non ci sono famiglie e bambini che richiedono questo servizio, in altri ancora ci sono giovani che mettono il loro tempo a disposizione ma le richieste di iscrizioni al grest sono pari a zero.
Il fenomeno inverso si riscontra nelle parrochie di periferia come san San San Sebastiano dove si riconfermano i numeri degli anni passati con oltre 200 iscritti e 65 animatori. Ai salesiani si è addirittura formata una lunga lista d’attesa.
Un duro colpo è stato assestato anche dai diversi campus organizzati in città che accolgono i bambini della fascia 3-6 che pochi dei grest ancora presenti accolgono. Le famiglie con più di un figlio preferiscono infatti iscriverli presso la stessa struttura.