Gela. Da domani scatta l’obbligo per tutti i lavoratori di munirsi di green pass, in mancanza subentrerà immediatamente l’allontanamento dal posto di lavoro e una sanzione compresa tra i 600 e i 1500 euro. Questo quanto disposto dalle linee guida del Dpcm che rimarrà in vigore sino al 31 dicembre, giorno in cui è previsto il termine dello stato d’emergenza. Essere in possesso del green pass sarà, quindi, l’unica soluzione per consentire ai lavoratori, pubblici e privati, di accedere al posto di lavoro ed esercitare la propria attività. L’obbligo è imposto a tutti i dipendenti, senza alcuna eccezione, esonerati solo tutti quei cittadini che saranno in possesso di una certificazione che possa attestarne l’impossibilità a sottoporsi alla vaccinazione per motivi di salute. Unica alternativa per coloro che sono ancora sprovvisti di certificazione verde, effettuare un tampone rapido o molecolare ogni 48ore. Quanto disposto dal Dpcm, come precisato dal Presidente del Consiglio, Salvatore Sammito, vale anche a Palazzo di Città per quanti dovranno partecipare alle sedute di consiglio comunale e delle commissioni consiliari. “Stiamo organizzando tutto con l’intento di far rispettare le disposizioni imposte cercando di evitare disservizi, lunghe file e ritardi nell’interesse della comunità locale – afferma il sindaco, Lucio Greco – Un certo numero di dipendenti comunali, con i quali abbiamo anche interloquito, sono consapevoli di dover rispettare le norme anti-covid. Valuteremo le situazioni e, nei limiti del possibile, cercheremo di farle rispettare. Oggi pomeriggio – continua – avremo un’altra riunione con i dirigenti comunali, il segretario comunale e il sindacato dei lavoratori per definire gli ultimi dettagli”.
Considerata l’organizzazione a Palazzo di Città, la situazione non cambia a Palazzo di Giustizia dove da domani, oltre a continuare ad indossare la mascherina, dipendenti e testimoni dovranno essere in possesso di green pass da esporre alle guardie giurate munite di app t-19. Nel totale rispetto della privacy, i dati registrati dall’app saranno automaticamente eliminati. Medesima situazione per tutti coloro che lavorano presso la raffineria Eni che da domani, se sprovvisti di certificazione verde, saranno obbligati a restare a casa con la sospensione della retribuzione. Inoltre, chi, eludendo i controlli, verrà individuato sul posto di lavoro, rischia anche il licenziamento. Quindi, da domani obbligatorio green pass per i dipendenti e controlli all’ingresso per effettuare la verifica mediante apposita app della validità del green pass esibito dal dipendente.
Complimenti. Seppellite la Costituzione, l’avete uccisa. Tutti complici siete.
Articolo 1: L Italia è una Repubblica fondata sul lavoro… Ops: sul green pass.