Gela. L’adesione del sindaco Lucio Greco al percorso politico avviato dal candidato alla presidenza della Regione per il centrodestra, Renato Schifani, è “un tradimento degli elettori che tre anni fa votarono il progetto civico”. Ne è convinto l’architetto Francesco Salinitro, ex assessore e tra i primi sostenitori del progetto fuori dai partiti che poi diede la vittoria all’avvocato Greco. Lui e il gruppo di “Unità siciliana” hanno poi preso le distanze dalla giunta dell’avvocato. “C’è di più – dice – non solo siamo davanti ad un chiaro tradimento degli elettori ma è proprio come rinnegare il programma di tre anni fa, che prevedeva certi obiettivi. Addirittura, il sindaco sostiene Schifani, che ha già confermato di volere il termovalorizzatore in città. Si schiera con quel centrodestra e con quei pezzi del centrosinistra che vogliono l’impianto a discapito dell’ambiente e del territorio, dove invece bisognerebbe solo avviare un processo di disinquinamento, dopo i tanti danni del passato. Ci sono ancora oggi percentuali terribili di morti e malformati, non bisogna mai dimenticarlo. Noi non siamo contro a priori ma sicuramente non va realizzato in un territorio martoriato come il nostro”.
Salinitro boccia la scelta politica ufficializzata da tutti gli esponenti della giunta, schierati con il centrodestra. “Il tradimento non è solo del sindaco ma più in generale di tutti gli assessori, ad iniziare dal vicesindaco Di Stefano”, spiega ancora. “Unità siciliana” non sosterrà un candidato alle politiche, “abbiamo suggerito di scrivere sulla scheda no all’autonomia differenziata, che sarebbe la fine per la Sicilia”, precisa. “Anche alle regionali non abbiamo un riferimento – conclude – i movimenti tendenzialmente sicilianisti come l’Mpa stanno con Schifani, che è in continuità con Musumeci, che ha imposto tagli enormi alla nostra città. Abbiamo fatto un appello a tutti i candidati alla presidenza della Regione. L’unico che ha risposto è Cateno De Luca. Non è da escludere che alla fine lo sosterremo”.
