Gela. “Noi ci rivolgiamo agli avversari politici e non li consideriamo nemici, come invece fa il sindaco”. Il consigliere comunale Dc Gabriele Pellegrino, da sempre molto vicino politicamente all’ex parlamentare Ars Pino Federico, pone una linea di demarcazione netta e contesta “l’attacco personale” del primo cittadino all’ex parlamentare, oggi nel gruppo dei cuffariani. “Lo stile si dimostra accettando le critiche – spiega Pellegrino – ai nostri avversari politici non auguriamo di sparire dalla scena”. Il consigliere usa toni ironici rivolgendosi a Greco. “Spero che il sindaco si ricandidi alle prossime amministrative – continua – sicuramente avrà un plebiscito favorevole, per la programmazione messa in atto, per i bandi non persi e per le grandi opere realizzate”. Il consigliere non ha mai sostenuto l’azione dell’amministrazione comunale e ha ufficializzato l’adesione alla Dc solo dopo che il partito si è collocato all’opposizione, uscendo dalla giunta. “Il sindaco ha ricordato la storia politica dell’onorevole Federico – dice inoltre – ma forse ha dimenticato che quattro anni fa, in almeno tre riunioni, chiese al nostro movimento di sostenerlo nel suo progetto politico. Si rivolse a noi di “Avanti Gela”. In quel caso, l’appoggio di Federico invece sarebbe stato gradito? Mi assumo la responsabilità di ciò che dico. Noi non prendiamo lezioni di coerenza da chi ha messo insieme una coalizione con forze di centrodestra e centrosinistra solo per vincere e ora si dichiara nuovamente di centrodestra”.
Federico ha parlato di un’amministrazione “senza progettualità” che ha condotto la “città a sprofondare”. Il sindaco invece ha ricordato “le pesanti responsabilità” di Federico e di chi negli anni ha governato il territorio. “Durante il periodo di guida della Provincia – aggiunge Pellegrino – da Federico e dall’ente ci fu un contributo importante per arrivare alla radioterapia ma anche all’avvio di reparti ospedalieri come oncologia e hospice. Voglio ricordare il museo del mare e la manutenzione della viabilità provinciale. Duecento milioni per le arterie viarie e di questi sessanta solo per la strada dei Due Castelli che ancora oggi è importante per i collegamenti locali. Non sono mancati la messa in sicurezza dell’area a ridosso del porto rifugio, gli interventi nelle scuole per l’adeguamento sismico, i progetti per i sistemi di depurazione e ancora le visite per l’invalidità civile che si facevano in città. Il sindaco parla di agricoltura ma ad oggi cosa ha fatto? Noi lavoriamo ad un progetto per il riuso delle acque reflue. Quali sono i risultati sul turismo che tanto cita nei suoi interventi pubblici? Non vorrei poi dilungarmi sulla pessima situazione del servizio idrico”. L’esponente della Dc insiste su un concetto preciso. “Non critichiamo mai la persona ma l’operato politico e amministrativo – chiarisce – non abbiamo mai usato i toni del sindaco verso partiti come Forza Italia e Mpa che non hanno fatto le nostre stesse scelte ma che sono con il governo regionale di centrodestra. Il sindaco ha dato alla città la farsa delle dimissioni imposte dai “responsabili”, per poi rientrare come se niente fosse successo”. Il consigliere conferma invece che il gruppo politico è ormai orientato al dopo Greco. “Ci muoviamo solo per un centrodestra unito – conclude ancora una volta ironico verso il primo cittadino – una coalizione compatta. Invito il sindaco a ricandidarsi, il suo sarà un successo senza precedenti”. L’area politica che si rifà a Federico è pienamente in campo, come del resto confermato dall’ex parlamentare Ars: nessuno spiraglio però verso Greco e i suoi.
