Greco: “Nostra politica scellerata? Qualche dirigente FdI legga il report della Corte dei Conti”

 
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Gela. La dichiarazione di dissesto dell’ente municipale venne formalizzata dalla sua amministrazione, dopo un tentativo, non riuscito, di riequilibrio. Oggi, il voto dell’Ars al maxiemendamento potrebbe essere il punto di svolta per il bilancio e per accelerare lungo la strada del superamento della crisi finanziaria dell’ente comunale. L’ex sindaco Greco, nel dibattito in corso, respinge le considerazioni della meloniana Bennici. L’ex consigliere comunale FdI ha fatto intendere che i fondi royalties adesso sbloccati andranno a sanare “la politica scellerata” proprio della giunta Greco. “Qualche esponente politico di Fratelli d’Italia è arrivata al punto di dichiarare che le risorse delle royalties erano destinate ad altro e non a risanare la politica scellerata della precedente amministrazione. Evidentemente – dice Greco – l’alta dirigente di Fratelli d’Italia, vicina, non si capisce bene con quale ruolo a qualche deputato nazionale, non ha letto il referto della Corte dei Conti di qualche settimana fa. Al fine di evitare che, con le sue improvvide e risentite esternazioni, rischi di trascinare l’intero partito in una posizione poco seria, riporto testualmente quanto scritto dai giudici contabili”. L’ex primo cittadino richiama il report rilasciato dalla Corte dei Conti, che fa una disamina anche sul dissesto del Comune di Gela. “Le prime avvisaglie emersero con gli approfondimenti sui rendiconti di gestione e gli esercizi 2017, 2018 e 2019 e sul bilancio di previsione 2018/2020”. Sempre continuando nella loro ricostruzione la Corte dei Conti dichiara che “la massa passiva inizia a diventare più consistente sul finire del 2018 per effetto dell’emergere di un considerevole disavanzo di amministrazione pari a 6.122.993, 43 euro, di maggiori debiti fuori bilancio (per 2.457.661,40 euro al 31 dicembre 2018) e di ulteriori passività non ancora contabilizzate, derivante dal contenzioso”.

Secondo l’avvocato, sono indicazioni piuttosto chiare. “Basterebbe questo a suggerirle maggiore cautela, quando tenta di esprimere giudizi così netti e offensivi, privi di riscontri logici e documentati.Tutto questo – conclude – solo per fare chiarezza e riportare il dibattito nei giusti binari”.

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