Gela. Entro questa sera, i dem scioglieranno la riserva, prendendo una decisione (condivisa?) sul candidato da appoggiare (o eventualmente su quello da individuare come soluzione interna). Se l’imprenditore Maurizio Melfa, dopo il no della scorsa settimana, comunque pare avere riaperto i canali del dialogo con i partiti, allora anche i “civici” dell’avvocato Lucio Greco non vogliono rimanere spiazzati. Il suo gruppo ha già l’appoggio dei “lealisti” azzurri di Michele Mancuso, dell’Udc e di liste come “Gela città normale” e “Innovavis”. E’ chiaro però che all’avvocato e ai suoi referenti interessa chiudere con partiti che possano incidere anche a livello elettorale. La lista dem, nonostante la crisi di numeri degli ultimi anni, è comunque un “prezioso” elettorale da non farsi sfuggire. L’avvocato (che già ieri sembrava aver quasi chiuso l’intesa con il Pd) torna a chiedere sostegno ai partiti (inizialmente avversati da alcuni suoi sostenitori). “In vista delle definitive decisioni che i partiti sono chiamati a prendere in merito alle prossime elezioni comunali, mi permetto di sottolineare – dice – che il programma approntato dal gruppo civico, da me rappresentato, credo possa essere compatibile con la visione politica delle forze moderate e riformiste. D’altra parte, il gruppo civico ha sempre riconosciuto il valore fondamentale dei partiti che rimangono la colonna portante della democrazia. Una società in grandissima difficoltà come la nostra ha bisogno di una politica che aggreghi, ovviamente sulla base di programmi condivisi”.
Greco non fa esplicitamente riferimento al Partito Democratico, ma è chiaro il messaggio indirizzato a Di Cristina e ai suoi. Un cartello elettorale che probabilmente farà a meno dei simboli e che potrebbe schierare le forze fondatrici di quest’area civica, i forzisti di Michele Mancuso, i dem di Di Cristina, l’Udc e le altre liste che hanno scelto di aderire. La traccia fornita da Greco sembra proprio ricalcata su questo schema politico. “I partiti non possono rinunciare al proprio ruolo e non aprirsi, di conseguenza, a quella parte di società civile che sa interpretare i bisogni della gente – conclude – la drammaticità in cui versa la nostra città ci impone di evitare salti nel buio assumendo decisioni opportunistiche e avventurose. Di fronte alle emergenze che stanno soffocando la nostra città i partiti, anche se ideologicamente differenti, non possono non trovare dei punti in comune per il bene della città. Il Progetto Civico e le altre forze che hanno condiviso il programma, sono pronti ad impegnarsi, nella speranza di trovare la giusta collaborazione anche da parte delle forze politiche più serie e responsabili”. L’invito ai dem Greco l’ha appena firmato, adesso tocca a Di Cristina e alla segreteria democratica rispondere.