Gela. “Greco? E’ ormai apertamente schierato con il centrodestra e con Forza Italia, a difesa dell’onorevole Michele Mancuso. Evidentemente, i compitini che gli hanno lasciato da svolgere li sta facendo bene, forse anche per individuare il candidato alle regionali”. Il segretario cittadino dem Guido Siragusa, sul solco di quanto già sostenuto dalla guida provinciale del partito, non lascia troppo all’immaginazione politica e conferma le distanze siderali del Pd rispetto all’attuale gestione Greco. “Peraltro, penso che quelle del sindaco siano scelte politiche neppure condivise da tutta la sua maggioranza – dice ancora – il centrosinistra e il Pd hanno lasciato macerie in città? Certo, abbiamo lasciato le macerie dei quasi sei milioni di euro per il porto rifugio, previsti nel protocollo del 2015, che lui invece all’epoca dichiarò che andava strappato. Abbiamo lasciato le macerie dei 130 milioni del porto darsena, definanziati dal governo Musumumeci. Abbiamo lasciato le macerie dei milioni di euro del Patto per il Sud. A quest’ultimo proposito, bisognerebbe capire quanti fondi siano già stati definanziati dalla Regione. Purtroppo, il sindaco Greco si lascia distrarre troppo dalla campagna elettorale e difende Mancuso che quattro anni fa spiegò che si sarebbe trasferito in città. A proposito, ha preso casa? Così come il presidente del consiglio comunale Salvatore Sammito, che ormai fa il difensore dell’assessore Marco Falcone, che per almeno sette volte ha annunciato la gara per i lavori al porto rifugio, mai realizzati. Vorrei ricordare a Sammito, che solo grazie al lavoro dell’ex presidente dell’assise civica Alessandra Ascia c’è stata la costituzione del gruppo sul porto rifugio, che ha sempre operato molto bene”. Siragusa ribadisce che dopo due anni di governo della città servirebbero risultati concreti. “Quella delle macerie lasciate dal centrosinistra è una stanca litania – continua – non mi pare che in commissione bilancio all’Ars, quando venne decretato il definanziamento della darsena, il sindaco abbia fatto una buona figura. Diciamo, che si è accontentato di una pacca sulle spalle. Dovrebbe capire che dopo due anni servono i risultati, come quelli indicati nel programma elettorale, che il Pd ha sostenuto. Probabilmente, il Pd andava bene due anni fa, mentre ora non più”. Sull’influenza politica del centrodestra rispetto all’azione del sindaco, i dem sono ormai convinti che sia conclamata.
“Nonostante la difesa continua del sindaco nei confronti del governo regionale – dice ancora Siragusa – vorrei capire quali nuove opere il governo Musumeci abbia finanziato per la città. Per inaugurare, bisogna avere capacità amministrativa e non mi pare che ce ne sia molta. Non è possibile, inoltre, che il sindaco non prenda posizione sullo scempio di Timpazzo, che si sta trasformando nella discarica dell’intera Sicilia”. La fine del rapporto tra Greco e il Pd è segnata chiaramente dalla linea impressa dal primo cittadino e gli strascichi si notano. “Noi crediamo alla collaborazione – conclude Siragusa – ma non si può amministrare la città, con una specie di commissario. Vorrei capire, ad esempio, quali risultati abbia ottenuto il consulente del sindaco, l’ingegnere Pietro Inferrera. Lo spieghino ai cittadini”.