Gela. La presenza del Governatore Crocetta e quella del deputato gelese Arancio al Sant’Elia creano la scintilla per un nuovo scontro politico. A sollevare il caso è Lucio Greco di Un’Altra Gela. Mentre a Caltanissetta viene inaugurata una struttura diagnostica in grado di assicurare un’assistenza sanitaria di eccellenza, Gela viene citata, nella nota trasmissione televisiva condotta da Bruno Vespa Porta a Porta, come una delle città più inquinate d’Europa, alla stessa stregua di Taranto e della terra dei fuochi del Casertano – Napoletano.
“Per Caltanissetta e per la sua classe politica si tratta di un ben risultato; per Gela, invece, le dichiarazioni allarmanti sulle condizioni sanitarie della nostra città, rese a Porta a Porta dalla rappresentante dell’Istituto Superiore della Sanità Loredana Musmeci, suonano come un atto di accusa sia nei confronti dell’Eni, sia nei confronti di una classe politica incapace di condizionare le scelte strategiche dell’azienda petrolchimica.
A testimoniare il fallimento della nostra città, ci hanno pensato Crocetta e Arancio, i quali, presenti all’inaugurazione tenutasi al Sant’Elia, di queste sofisticate ed innovative apparecchiature, confermano l’impotenza della nostra classe politica ad affrontare i gravi e drammatici problemi che la nostra città sta vivendo.
Insomma, per essere chiari: a Caltanissetta si festeggia per un gran risultato, a Gela invece si piange. Complimenti alla classe politica!
Così, mentre la città, per la grave crisi che la sta dilaniando, avrebbe bisogno dei contributi e delle energie dei suoi massimi rappresentanti politici e sindacali, si lascia tutto alle improvvisazioni e alle stravaganti iniziative di un’amministrazione inconsistente e assolutamente priva di una seria strategia politica – industriale.
E’ inutile girare all’infinito attorno al vero problema: questa giunta, adesso senza nemmeno l’ombrello rappresentato dal movimento 5 stelle, non ha più l’autorevolezza politica di rappresentare Gela in un momento così difficile come questo. So bene che un’amministrazione così debole presieduta da un sindaco altrettanto debole, può essere comoda per alcuni, forse per molti, ma non per la città. Fino a quando la classe politica e i suoi più autorevoli rappresentanti non prenderanno coscienza di questo stato di cose, la nostra città non farà registrare alcun miglioramento”.