Gela. Il chiarimento lo chiede direttamente il sindaco Lucio Greco. L’avvocato appare piuttosto contrariato. Troppi alleati stanno mettendo in discussione la sua linea, politica e amministrativa. Greco si riferisce alle ultime dichiarazioni del coordinatore cittadino della Nuova Dc, Natino Giannone, che ha nuovamente chiesto “più collegialità nelle scelte”. Il sindaco una spiegazione alla tante lamentele interne e ai numeri che non quadrano mai, pare averla già formulata. “La campagna elettorale in vista delle Regionali è ufficialmente partita e dimostrazione ne sono le numerose prese di posizione che sto vedendo emergere da più parti. Partiti e movimenti civici, in maniera decisamente poco originale – dice Greco – ed in assenza di una visione strategica innovativa, non stanno trovando di meglio da fare che scaricare sul sindaco, sull’amministrazione e sull’agenda politica di questa città, tensioni e malumori che non fanno bene a nessuno. L’ultimo attacco in ordine di tempo, che oserei definire fuoco amico, arriva dalla Nuova Dc, che critica e non apprezza il mio metodo. Ma, prima ancora, malumori ci sono stati in Forza Italia e in altri gruppi della maggioranza. In tutta onestà, mi sembra di intravedere un po’ di debolezza in tutto questo. E’ preoccupante che, per accelerare e attrarre consensi, si vada a riversare tutto sulle spalle del sindaco, nonostante il percorso condiviso, quando è palese che la vera difficoltà dei partiti è controllare i propri consiglieri comunali. Ed infatti, non credo sia un caso la crescita esponenziale del gruppo misto, diventato il più corposo dopo che, al suo interno, sono confluiti tutti coloro che hanno abbandonato i gruppi politici originari, quelli con i quali si erano candidati ed erano stati eletti”. Greco invita gli alleati alla “coerenza” e a non tirare troppo la corda. Non dà nulla per scontato, ma invita gli alleati a concentrarsi su temi delicati. “Vorrei lanciare a tutti un appello alla coerenza e chiedere al contempo un chiarimento sincero e definitivo a tutti quei partiti e movimenti che, pur essendo parte del gruppo di maggioranza, continuano a chiedermi cambi di metodo. Basta con le critiche e con gli attacchi, il problema di fondo non è il mio metodo ma il fatto che, per molti, sono cambiate le priorità – continua – non più il bene della città, ma la corsa per le Regionali, con la conseguente necessità di costruire programmi e cercare nemici. Vorrei, inoltre, che si evitassero prese di posizioni autonome, che contrastano con quanto deciso unanimamente e collegialmente. Accampare scuse non è un modo per risolvere i problemi, occorre semmai trovare le soluzioni a questioni che si fanno, di giorno in giorno, sempre più gravi, e che sono quelle che veramente stanno a cuore a me e ai cittadini. Mi riferisco al caro bollette, al caro vita, alla crisi occupazionale, allo sviluppo economico, alla sanità, all’agricoltura, alla portualità e ai rifiuti. Tutti temi decisivi per la vita delle persone e per le imprese del territorio, per affrontare i quali l’ultima cosa che serve sono gli strappi nella mia maggioranza. Al contrario, dovrebbe essere compatta più che mai di fronte a queste sfide epocali”. Da più parti, nell’alleanza, è arrivata la richiesta di un tavolo di maggioranza, per cercare di fare chiarezza politica. Greco conferma che sarà lui a chiedere spiegazioni ai suoi.
“Le brutte vicende delle ultime sedute del consiglio comunale, con numeri risicati e decisioni che non condivido, sono segnali forti e chiari che non posso far finta di non vedere e che nessuno può sminuire. Ci sono stati troppi incidenti a catena, dovuti a singoli consiglieri o a gruppi politici. Penso che sia davvero il caso di dire basta all’ambiguità e all’incoerenza. I cittadini ci hanno votato e hanno premiato il nostro progetto civico-politico per fare le cose che servono alla città, quindi a questo punto le cose sono due – dice ancora il sindaco – o siamo l’amministrazione del fare o nulla ha più senso. Di certo, non è mia intenzione scaldare la sedia di primo cittadino, non mi sto impegnando in maniera così totalizzante per fregiarmi di un titolo, indossare una fascia e tirare a campare finché si può, ma per risolvere le innumerevoli emergenze della mia città. All’interno della mia giunta c’è sempre stata coesione e le decisioni le abbiamo sempre prese collegialmente. Pertanto, rispedisco al mittente le accuse di chi continua a dire che non consulto nessuno e, a questo punto, lo ribadisco, sono io che chiedo un chiarimento complessivo su come proseguire questo cammino”. Greco fa capire che, a questo punto, nessuno è indispensabile.