Greco-assessori, si va avanti: “Nessun vincolo per il dopo ma l’impegno per l’immediato”

 
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Gela. L’esigenza politica e amministrativa era impellente, “per evitare uno stillicidio volto a logorare l’azione della giunta e del sindaco”. Il primo cittadino, parso preoccupato per il prosieguo della sua giunta, già in prima serata ha convocato tutti gli assessori. Solo poche ore fa, era stato molto netto. Tutti devono fare chiarezza rispetto all’intento di andare avanti nell’attività amministrativa, aveva spiegato. Al termine della riunione, nessuno ha fatto passi indietro. La squadra dell’avvocato Greco non muta. “Non è un vincolo per il dopo ma ho chiesto certezze per l’immediato, per la prosecuzione del lavoro che ancora ci attende – aggiunge – voglio evitare che ogni giorno ci siano ricostruzioni su assessori pronti a dimettersi. Tutti hanno condiviso queste valutazioni. Proseguiamo nel lavoro avviato. Tanto è stato fatto ma ci sono ancora molte cose da affrontare e anche delicate, basta considerare ciò che è accaduto ieri notte nella villa data alle fiamme”. Il primo cittadino, nel corso del vertice, ha voluto sentire tutti gli assessori. Pare che la volontà comune sia di non lasciare senza aver completato il mandato. L’autonomista Ugo Costa, che ha la delega ai servizi sociali, ha comunque precisato che farà un passaggio interno al partito. “E’ giusto che sia così, trattandosi di un movimento di respiro regionale – precisa il sindaco – però, da un punto di vista personale l’assessore Costa si è detto d’accordo con quello che è emerso durante il confronto”. In una delle fasi amministrative più difficili di sempre, con il dissesto dell’ente e un organigramma ridotto al lumicino, l’avvocato Greco ha insistito su un pieno impegno da parte di tutti, almeno fino alla scadenza del mandato. Rispetto ad altre occasioni, non è stato un vertice rivolto a formalizzare accordi elettorali o impegni per un mandato bis.

“Dobbiamo garantire tutti e dobbiamo difendere la città – conclude – questo stillicidio non fa bene a nessuno. Dirsi preoccupati per una data questione, non significa essere già pronti a lasciare l’incarico. Contano la dignità e il lavoro fatto fino ad oggi”. Il primo cittadino è consapevole che gli effetti della campagna elettorale non possono che generare risvolti pure in municipio. Prima di tutto, vuole tutelare quello che è stato fatto in cinque anni, indipendentemente dai successivi passi politici che pare ormai certo lo porteranno a riproporre un progetto per un secondo mandato.

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