Gela. Tanti volti e altrettanti nomi, ma mancano quelli dei ministri, che hanno l’ultima parola sulle scelte, anche per la città. Non c’è traccia dei ministri, secondo i dem locali, nelle immagini che immortalano la trasferta istituzionale del sindaco Lucio Greco, che negli ultimi giorni ha avuto incontri romani. Ai tavoli, si è parlato di accordo di programma (in scadenza e che va verso la proroga) ma anche di Cis, seppur il sindaco abbia preferito non rilasciare troppe dichiarazioni sul tema. I dem, anche sul viaggio romano, sollevano più di una perplessità. “Il clamore, accompagnato anche da foto pubblicate un pò ovunque, ha fatto sorgere una legittima aspettativa in tutti noi. Tuttavia, prima di trarre conclusioni, sintetizziamo in breve la struttura di un ministero. Ebbene, a capo vi è un ministro e immediatamente subordinato a lui abbiamo i viceministri e i sottosegretari. In staff – dicono il segretario cittadino Guido Siragusa e i componenti locali del parito – seguono l’ufficio di stretta collaborazione e il capo di gabinetto. Questi sovrintendono le direzioni generali. Il Mise ne vanta undici. Le direzioni sono suddivise in divisioni. La direzione generale alla quale appartiene il dottor Marco Calabrò è suddivisa in undici divisioni ed è lui il dirigente di una di queste. Non si vuole minimizzare l’incontro, ma non possiamo nemmeno permetterci di assistere ad un’ennesima trasferta istituzionale per finalità meramente interlocutorie. Per avere informazioni, un ente locale può tranquillamente partecipare ad una procedura da remoto o richiedere informazioni formulando istanze di accesso, senza la necessità di generare aspettative nei confronti della cittadinanza, visto il risalto mediatico di questo incontro”. I dem ricordano l’impegno dell’ex ministro Giuseppe Provenzano, che ebbe un confronto con l’amministrazione comunale, anzitutto sul Contratto istituzionale di sviluppo. “In presenza di lockdown, il Pd ha permesso un incontro con il ministro Giuseppe Provenzano, in materia di Cis. Il valore dell’impegno profuso dal ministro è stato tra l’altro attestato anche dal senatore Pietro Lorefice – aggiungono i dem – ma non pretendiamo il risalto dell’incontro. Ci teniamo a sottolineare la presenza del partito per la città”. Ad oggi, oltre ad un confronto vero con i ministeri, secondo i dirigenti locali del Pd manca anche l’apporto di Forza Italia, che ha nel governo il titolare del dicastero per il Sud, Mara Carfagna, e che sul tavolo dovrebbe mettere proprio il Cis. “Abbiamo notato che c’è la volontà di dare le chiavi della città a Forza Italia – continuano – e per questo chiediamo al sindaco come si stia rapportando con il ministro Carfagna, proprio in materia di Cis. I referenti regionali e nazionali hanno arenato il progetto o dopo l’ampio lavoro profuso dal ministro Provenzano, sono ritornati alla classica fase delle interlocuzioni? Alla stessa Forza Italia regionale, il sindaco ha avuto modo di chiedere informazioni in merito al porto, considerate le promesse, circa dieci in quattro anni, rilasciate dall’assessore regionale Marco Falcone, oppure per evitare l’ennesima figuraccia si preferisce tacere sul punto?”.
Su questi temi, il Pd presenterà un’interrogazione, all’assise civica, con i consiglieri Alessandra Ascia e Gaetano Orlando. Tutto questo, mentre è in atto una crisi politica, ancora aperta. I dem locali, così come ha spiegato anche il segretario provinciale Peppe Di Cristina, considerano l’azzeramento, privo di veri presupposti politici. “Greco può spiegare alla città questo azzeramento, che non ha nulla di civico ma prevede una netta e voluta collocazione politica?”, aggiungono. La conclusione, secondo la dirigenza cittadina del Pd, è piuttosto evidente. I dem parlano di “un disastro sotto tutti i punti di vista” e dell’assenza di “programmazione politica”.