Gela. Probabilmente, non poteva passare sottotraccia e così non è stato. Come abbiamo riferito, tra i punti più delicati toccati dall’ex presidente della Regione Raffaele Lombardo durante il suo intervento alla convention dell’Mpa, c’è stato di certo quello dei rifiuti. Sulla governance di questo ciclo, anche a livello locale, il leader autonomista ha parlato di un ruolo giocato dalle Srr che operano come governi ombra nel contesto territoriale, sfruttando risorse ingenti. Un aspetto che il sindaco Lucio Greco, a sua volta presente all’incontro, non sottovaluta per nulla. Secondo l’avvocato, tutti dovrebbero prendere posizione, dato che ci sono strategie anche per collocare candidati espressione della Srr. “Le parole di fuoco utilizzate dall’onorevole Lombardo nei confronti delle Srr non possono passare sotto silenzio e lasciare indifferente una classe politica, impegnata ad affrontare una delle campagne elettorali più importanti della sua storia. Denunziare una cattiva amministrazione e un uso improprio delle ingenti risorse provenienti dalla discarica di Timpazzo, utilizzata come immondezzaio di mezza Sicilia, dovrebbe rappresentare, per l’intera classe politica cittadina, un richiamo a non abbandonare i veri problemi dai quali dipendono le sorti della città. Aggiungere poi – dice – che le stesse società provano ad imporre i propri candidati nelle prossime elezioni comunali. Suona come un vero e proprio allarme sulla tenuta democratica. Piaccia o no, dalle parole del leader dell’Mpa, emerge una verità incontestabile e preoccupante. Esistono poteri che agiscono come governi ombra e che vogliono mettere le mani sulla città. Tutto questo dovrebbe far riflettere sulla natura dello scontro in atto che, per le importanti attività di carattere regionale e nazionale orbitanti nel territorio, suscita l’interesse di molti. Di fronte a questi enormi problemi e agli scontri che mi hanno coinvolto con i vertici della Srr, ho dovuto purtroppo registrare disinteresse e leggerezza, se non addirittura un clima di ostilità. Capisco che siamo in campagna elettorale ma interessarsi solo alle candidature e trascurare le vere emergenze della città, significa proiettarsi in un futuro incerto e problematico. La politica non si basa e non può basarsi solo sugli intrighi e su certi giochi più o meno astuti. Deve sapersi invece misurare con i problemi concreti, compresi quelli più scottanti che possono crearci anche qualche inimicizia, sia sul piano personale che su quello politico”. La vicenda rifiuti ma anche quanto accaduto all’ex villa Murana, bene confiscato ai clan e dato alle fiamme poco prima dell’affidamento definitivo per usi sociali, sono per Greco segnali di forte allarme. Invita tutti i potenziali candidati a sindaco ma anche quelli già in corsa, a non trascurare questi punti.
“Non posso non stigmatizzare il silenzio assordante di molti di fronte al vile attentato che ha colpito un bene del Comune che, confiscato alla mafia, doveva essere concesso ad una associazione onlus per fini sociali di alta rilevanza. È stato un attentato, questo, che ha scosso le coscienze di molti e ha suscitato le giuste preoccupazioni del prefetto, della magistratura e di tutte le forze dell’ordine. La classe politica – aggiunge il sindaco – non può ignorare questa realtà perché, non riuscire a cogliere certi preoccupanti segnali come questi e come quelli evidenziati dall’onorevole Lombardo, significa rendersi responsabili di un ulteriore possibile degrado. Mi piacerebbe ascoltare al riguardo le opinioni di tutti coloro che aspirano, in una forma o nell’altra, a governare la città. Io sono disposto ad ascoltare e a confrontarmi su tutto e con tutti e a trovare le migliori soluzioni per la città, ma di sicuro non intendo fare alcun passo indietro su questi temi, qualunque sarà l’accordo raggiunto”. L’avvocato tiene quindi a ribadire che il programma e la corsa per le amministrative devono passare dalla consapevolezza che le realtà da affrontare non sono assolutamente semplici.