Gnoffo chiede le dimissioni della Damante: “Anzichè in quarantena mette a rischio tutti”

 
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Gela. E’ uno scontro istituzionale quello tra l’assessore alla Salute, Nadia Gnoffo e il deputato regionale Ketty Damante. L’avvocato oggi si spinge a chiedere le dimissioni per il comportamento tenuto ieri, durante la visita ispettiva della commissione regionale alla Sanità in ospedale.
L’antefatto
“Ho ritenuto irrispettoso, assurdo e al di fuori di ogni logica, il comportamento che, ieri mattina, ha avuto la parlamentare Ketty Damante. Quest’ultima, proprio nel bel mezzo dell’importantissima assemblea della VI Commissione Regionale Servizi Sociali e Sanitari, convocata all’ospedale Vittorio Emanuele alla presenza dei vertici dell’ASP, ha annunciato di dover lasciare i lavori perchè raggiunta dalla notizia che un suo contatto era risultato positivo e che, pertanto, si sarebbe dovuta mettere in quarantena. Fin qui, naturalmente, nulla di strano: a chiunque potrebbe capitare. Quello che ho ritenuto inconcepibile è che l’Onorevole non ha comunque rinunciato a fare il suo bel discorso, un intervento di diversi minuti di fronte agli sguardi attoniti e basiti di chi si chiedeva se avesse capito bene, ma che non trovava il coraggio né di interrompere quell’effluvio di parole né di chiudere immediatamente l’assemblea”.
L’esempio da dare
“Da un anno e mezzo – scrive la Gnoffo – chiediamo ai nostri concittadini di essere prudenti e di rispettare le regole, al fine di evitare il propagarsi dei contagi da Covid 19 e di appiattire la curva epidemiologica. Da quando l’emergenza sanitaria è esplosa, è un continuo chiedere a tutti di prestare la massima attenzione, di non creare assembramenti, di sanificare le mani, di indossare la mascherina”.

Gnoffo si è alzata ed è andata via, mentre i lavori, incredibile ma vero, sono proseguiti come se nulla fosse. A questo punto, l’unica cosa da fare è aspettare, sperando che non sia accaduto nulla di irreparabile.
“La parlamentare avrebbe dovuto andare via immediatamente e farci sapere subito dopo, per vie indirette, la causa del suo allontanamento. Di certo, il modo non le mancava. E invece non ha saputo, voluto e potuto rinunciare al suo piccolo momento di gloria. Auguriamoci che nessuno ne debba pagare, nei prossimi giorni, le amare conseguenze”.

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