Gela. Due anni fa, ci fu un inadempimento contrattuale del gruppo Msc che fece ingiustamente saltare la crociera prenotata e pagata da un gruppo di turisti gelesi. Il giudice di pace gli ha dato ragione al termine del procedimento attivato dal legale dei clienti danneggiati, l’avvocato Giovanna Cassarà. Il gruppo aveva acquistato un pacchetto viaggio per un totale di circa quattromila euro. Erano ancora in vigore restrizioni e controlli anti-Covid. La crociera li avrebbe dovuti portare lungo il Mediterraneo. Invece, dopo aver predisposto tutto, compreso il pagamento, al porto di imbarco, a Siracusa, non gli venne consentito di salire a bordo, a causa di presunti ritardi nella trafila dei tamponi. Nessuno dei gelesi che acquistò il pacchetto riuscì a partire. Per loro, fu un danno anzitutto economico. In questi anni, la compagnia non ha mai risarcito o restituito le somme. Adesso, dovrà farlo, così come disposto dal giudice di pace. Il legale dei mancati croceristi ha dimostrato che il veto imposto da Msc fu ingiustificato, in violazione degli impegni contrattuali assunti.
Il legale ha portato in giudizio anche l’agenzia viaggi che si occupò di organizzare il viaggio, il cui titolare comunque cercò di risolvere la situazione che si era venuta a determinare. MSC dovrà pagare le spese del procedimento anche all’agenzia. Il giudice ha infine riconosciuto ai croceristi anche il diritto al risarcimento per il danno generato dal viaggio saltato.