Gela. Il collegio dei revisori ha detto sì al rendiconto 2013 che arriverà, la prossima settimana, in aula consiliare. “Tenuto conto di tutto quanto esposto, rilevato e proposto – si legge nella relazione redatta
dal presidente Anna Giudice e dai componenti Danilo Pisano e Maria Assunta Cattuto – si attesta la corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione e si esprime parere favorevole per l’approvazione del rendiconto dell’esercizio finanziario 2013”.
Ma le valutazioni compiute, soprattutto alla luce dei rilievi giunti dai magistrati della Corte dei conti regionale, non mancano di alcuni punti decisamente sensibili.
Per l’ennesima volta, il tasto batte sui debiti fuori bilancio ancora sul groppone di Palazzo di Città. In base alla relazione, infatti, alla volontà di approvarli, “esplicitata a fine anno 2013 attraverso il riconoscimento in consiglio comunale di gran parte di questi debiti (10.337.396,87 euro), non si accompagna però la conseguente regolarizzazione contabile, in quanto per euro 10.371.276,87 necessita l’emissione di mandati di pagamento avente refluenza immediata in bilancio con il calcolo del patto di stabilità”.
I debiti fuori bilancio, oramai, sembrano diventati il vero spauracchio contabile di tecnici e funzionari comunali.
I revisori, non a caso, scrivono che “in definitiva è opportuno che l’ente, già in sede di programmazione, per garantire il mantenimento dell’equilibrio di bilancio nel tempo, istituisca appositi stanziamenti (fondo rischi per debiti non previsti), affrontando l’onere connesso a possibili situazioni debitorie fuori bilancio”.
I revisori, inoltre, appaiono poco convinti davanti ai tempi lunghi di presentazione in aula del bilancio comunale. “Al fine di evitare che la gestione protratta dell’esercizio provvisorio – si legge nella relazione – se non accompagnata da comportamenti ispirati al principio della prudenza, possa produrre generalizzati disavanzi di gestione e impedire l’emersione dei debiti fuori bilancio, si consiglia l’approvazione del bilancio previsionale già nei primi mesi dell’anno”.
I revisori, inoltre, chiedono maggiori approfondimenti ai dirigenti dei singoli settori. “Alla relazione – si legge ancora nel lavoro del collegio – non sono allegate le relazioni dei responsabili dei servizi con evidenza dei risultati previsti e raggiunti. Si consiglia di far predisporre, per il futuro, tali relazioni da parte dei responsabili di tutti i settori”. Concludono i revisori, “dalla relazione annuale che dovrà essere trasmessa alla sezione regionale di controllo della Corte dei conti emerge quanto segue sui risparmi ottenuti: non si registrano risparmi tra le spese al titolo primo rispetto all’anno 2012. Anzi, si registra una performance negativa di circa 8.500.000,00”.