Gli investimenti per l'area di crisi complessa, parte la call: i sindacati, "nessuno spazio ai cialtroni"

Gela. Ha preso il via la fase di raccolta di tutte le potenziali proposte di investimento previste per l’area di crisi complessa. Verrà chiesto un incontro in prefettura. I potenziali interessati si...

A cura di Redazione Redazione
15 febbraio 2017 18:55
Gli investimenti per l'area di crisi complessa, parte la call: i sindacati, "nessuno spazio ai cialtroni" -
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Gela. Ha preso il via la fase di raccolta di tutte le potenziali proposte di investimento previste per l’area di crisi complessa. Verrà chiesto un incontro in prefettura. I potenziali interessati si sono incontrati nella sede locale dell’Irsap di contrada Brucazzi. Una fase che giunge dopo mesi di tavoli e confronti, avviati soprattutto dall’amministrazione comunale e dalle parti sociali. Proprio dai sindacati, però, arriva un primo monito. I segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil invitano tutti a garantire i controlli. “Il sud, la nostra Sicilia, la nostra provincia, non possono permettersi soldi regalati a cialtroni e truffatori, a finti imprenditori a danno di quelli veri – dicono Ignazio Giudice, Emanuele Gallo e Maurizio Castania – ricordiamo ancora, con immutata amarezza,  l’entusiasmo per l’arrivo della Zappalà e del polo tessile di Riesi. Tanto fumo, tanto rumore, tanti sogni e speranze, alla fine il nulla, il deserto. I soldi pubblici dove sono finiti? E i soggetti istituzionali controllori? Con gli stessi soldi, tanti giovani cittadini del mondo avrebbero realizzato la loro missione industriale dando ricchezza al territorio. I costruttori di futuro esistono e devono essere aiutati, sostenuti, premiati. Gli approfittatori vanno scoperti al primo contatto e vanno isolati da tutti gli attori sociali e istituzionali. Solo così si passerà da area di crisi complessa a territorio appetibile ed economicamente forte”. Per questo motivo, i sindacati si rivolgeranno alla prefettura di Caltanissetta. “Chiederemo una riunione in prefettura alla presenza di ordini professionali, datoriali, comune, Regione e Invitalia – concludono –  al fine di evitare atti di furbizia a danno degli onesti, che ci sono sempre stati e spesso non hanno visto le loro idee svilupparsi. Infine, un invito immediato, ovvero spazio ai lavoratori del territorio”.

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