Gela. Un’intera area, utilizzata come cava per l’estrazione di inerti e sabbia, è finita sotto sequestro.
Il sequestro. Sono stati i carabinieri del reparto territoriale ad avviare indagini, ottenendo un provvedimento di sequestro preventivo firmato dal gip. L’attività sarebbe stata svolta in una zona sottoposta a vincolo. Inerti e sabbia venivano movimentati prevalentemente nel fine settimana e in orari insoliti, all’alba o nella prima serata, di modo da sviare i controlli. Il sequestro è scattato tra le contrade Piano Corallo, Feudo Nobile e Catarossone. Il sequestro si è esteso anche agli impianti per la lavorazione degli inerti. Negli scorsi mesi, gli ispettori del Distretto minerario di Caltanissetta avevano comminato sanzioni per oltre 20 mila euro. Il titolare è stato denunciato.