Gela. Sono già partite circa ottanta missive, tutte indirizzate agli attuali assegnatari d’immobili di proprietà del comune.
chi non risponde rischia la revoca. Entro trenta giorni, i destinatari dovranno dare risposta su eventuali canoni arretrati, ancora non versati, e sulla presenza di utenze intestate a Palazzo di Città. Ovvero, energia elettrica, acqua o telefonoutilizzati da associazioni e privati ma ancora coperte economicamente dalle casse del municipio. Il via libera alla partenza delle missive è stato dato dal dirigente del settore urbanistica Emanuele Tuccio che intende verificare se esistano pesi economici eccessivi per l’ente comunale nonostante gli immobili vengano utilizzati da terzi, associazioni o privati che in questi anni li hanno ottenuti in affidamento. Senza risposte dagli attuali gestori delle strutture pubbliche, come confermato dal dirigente Tuccio, “si passerà all’avvio delle procedure di revoca dell’affidamento”.
Il professionista esterno nominato per il monitoraggio. Intanto, nelle scorse settimane, il sindaco Angelo Fasulo e la sua giunta hanno detto sì alla nomina di un professionista esterno, l’avvocato Claudio Di Benedetto, con il compito di effettuare una completa ricognizione sul patrimonio immobiliare del comune assegnato, in parte, a terzi. “Coordineremo le attività – conclude lo stesso Tuccio – sicuramente, l’esperto esterno, con la documentazione in nostro possesso, avrà tanto lavoro da fare”.